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Verso il voto

Progetto Treviolo, Gandolfi: “Più rispetto per territorio e nessuna utopia”

Pasquale Gandolfi è il candidato sindaco di Progetto Treviolo alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio: “Più rispetto per il territorio, interromperemo la cementificazione di Treviolo. Credo che ci siano con gli altri candidati margini di condivisione dei programmi da attuare nel futuro consiglio comunale, nel bene e nell’interesse dei nostri cittadini”.

Pasquale Giovanni Gandolfi è il candidato sindaco di Progetto Treviolo alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio.

Gandolfi, se dovesse sceglierne solo una, quale è la priorità assoluta del vostro programma?

Più rispetto per il territorio. Interromperemo la cementificazione di Treviolo con una politica di “Consumo Suolo Zero”. In questo modo salveremo, insieme, i residui spazi verdi del paese ed il valore delle case dei nostri cittadini (altrimenti svalutato dall’edificazione di un gran numero di nuove abitazioni). Per questo è fondamentale incentivare il recupero degli edifici più datati.

Sulla questione del polo scolastico come si pone?

Il Nuovo Polo Scolastico è l’enorme “occasione perduta” dall’Amministrazione uscente: non un infortunio piovuto dal cielo, come vorrebbero far credere, ma un immenso danno ai treviolesi causato da un’evidente incapacità politica di gestione, basti pensare che un anno prima del sequestro la stessa impresa Locatelli comunicò al comune la volontà di depositare nel cantiere delle nuove scuole 3000 metri cubi di scorie di acciaieria, (non 2 ma 125 camion), ed allora non si opposero. Oggi è fondamentale attendere la conclusione dei procedimenti, tutelandosi con una figura legale che accompagni la futura amministrazione lungo un processo che vede il comune assolutamente parte lesa, così come ci hanno chiesto gli oltre 1000 cittadini che hanno sottoscritto un’apposita raccolta firma. Il “nuovo polo scolastico” dovrà diventare una struttura essenziale, e il nostro impegno sarà nel garantire che la futura scuola sarà edificata in un ambiente salubre e privo da ogni eventuale rischio per la salute dei nostri figli.

Qualora diventasse sindaco e non ci fossero i vincoli del Patto di Stabilità quale opera o servizio realizzerebbe?

Abbiamo realizzato il nostro programma con la consapevolezza dei vincoli imposti dal patto di stabilità, quindi abbiamo evitato di inserire utopie o sogni ed ogni punto si basa su concretezza e risorse certe. Siamo convinti che il periodo delle grandi promesse sia terminato, è il momento di chiedere il meno possibile ai cittadini, ottimizzando ogni spesa.

Ai servizi sociali vengono destinate gran parte delle risorse del bilancio comunale. Quale politica intendete perseguire su questo fronte?

Ci impegniamo a garantire la massima attenzione alle fasce più deboli con l’obiettivo di aumentare le risorse a disposizione dei servizi sociali, riducendo gli sprechi presenti oggi nel bilancio comunale. Un esempio concreto: se negli ultimi cinque anni l’attuale amministrazione avesse rinunciato alla figura dell’assessore esterno ai gemellaggi e ecologia (a tempo pieno, quindi in aspettativa lavorativa), avremmo avuto a disposizione circa 95.000 euro da investire in ambito sociale. Sarà inoltre nostro impegno ampliare il servizio di assistenza domiciliare per persone anziane non autosufficienti già esistente. Siamo anche convinti che sia necessario valorizzare gli anziani autosufficienti come risorsa al servizio dell’intero paese con la promozione di iniziative che li coinvolgano in ruoli e compiti di valenza sociale e di integrazione fra le diverse generazioni della popolazione.

Crisi e lavoro. Quali interventi può mettere in campo l’amministrazione comunale?

Non si può solo pensare di chiedere alle aziende e ai commercianti, che negli ultimi cinque anni hanno vissuto il raddoppio delle imposte comunali (dall’ICI al 6‰ all’IMU+TASI al 10‰, per non parlare della tassa rifiuti). Sarà garantita quindi la riduzione dell’Imu nei confronti delle attività produttive e commerciali che, in collaborazione con i servizi sociali e l’amministrazione attiveranno politiche per contribuire all’inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro di giovani e meno giovani.

Sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati migliaia di furti in tutta la provincia. Quali provvedimenti può mettere in atto il Comune per risolvere l’emergenza?

Il nostro approccio all’argomento si basa sulla presenza costante sul territorio delle forze dell’ordine. La continua presenza della Polizia locale nelle frazioni sarà indice di assoluta attenzione; questa presenza non deve essere necessariamente repressiva, ma preventiva. Crediamo non servano a Treviolo né sceriffi né semplici ausiliari del traffico, ma una forza di polizia urbana che crei con i propri cittadini un rapporto di fiducia. Ci faremo quindi promotori di un efficace coordinamento tra Polizia locale e Forze dell’ordine. Aumenteremo i pattugliamenti serali convenzionandoci con i comuni limitrofi. Attiveremo una convenzione con istituti di vigilanza privata. Metteremo a disposizione un numero verde per la segnalazione di eventuali emergenze. Renderemo finalmente efficace il servizio di videosorveglianza.

Giovani. Che ruolo avranno all’interno della vostra amministrazione?

I giovani sono il nostro domani e con loro abbiamo pensato al futuro. La lista Progetto Treviolo non è composta solo dai 16 candidati, dei quali 4 sotto i 30 anni, è un gruppo molto più ampio ed eterogeneo, che ha al proprio interno anche il gruppo giovani, ovvero una trentina di ragazzi tra i 18 e i 30 anni che hanno lavorato in maniera assidua in questi mesi, arrivando a proporre ai cittadini una propria idea di paese. Hanno affrontato temi per loro essenziali, come il collegamento scuola/lavoro, ma anche l’ipotesi di realizzare una struttura civica da mettere a disposizione dei giovani e meno giovani, riqualificando e dando dignità ad un parco oggi dimenticato e triste, come il parco San Biagio ad Albegno. È assolutamente gratificante vedere come i giovani di fronte ad un progetto concreto non si facciano scoraggiare all’antipolitica e siano invece pronti a mettersi in gioco per rendere il proprio paese migliore!

C’è un tema che vi sta particolarmente a cuore?

La trasparenza. È importante innanzitutto attribuire i contributi economici con correttezza ed attenzione. Ed è altrettanto importante che i cittadini tornino ad essere protagonisti della vita amministrativa del proprio paese attraverso la partecipazione attiva alle commissioni comunali. Treviolo non ha bisogno di un uomo solo al comando, le porte del municipio devono essere aperte, sempre, perché Treviolo ha la necessità di ritrovare quel senso di “Comunità” che ultimamente s’è perso.

C’è un candidato sindaco che teme più di un altro?

Rispetto ognuno dei miei avversari e sinceramente non provo timore né rancore nei confronti di nessuno. Credo sia stata una campagna elettorale all’insegna della correttezza. Se volete un parere personale dei miei avversari? Posso dirvi che Fabiano Zanchi, per come l’ho conosciuto in consiglio comunale negli ultimi anni, è una persona rispettosa e con buone capacità, peccato solo che non sia riuscito a scostarsi dall’ombra dell’attuale sindaco che lo sta opprimendo. Mentre per Stefano Reale, pur conoscendolo poco, forse perché abita a Treviolo da pochi mesi, ho notato una gran voglia di fare. Io non ne faccio una gara personale, non mi interessa. Credo anzi che ci siano con entrambi margini di condivisione dei programmi da attuare nel futuro consiglio comunale, nel bene e nell’interesse dei nostri cittadini.

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