• Abbonati
L'intervista

Bergamo al voto, Gori: “Tentorio è il passato, la gente spera in noi”

Intervista a Giorgio Gori, candidato del centrosinistra. "Secondo me alla fine la partita si gioca tra passato e futuro. Tentorio è il passato, la piattezza calata sulla città. Tanto più restituiremo fiducia nei cittadini, tanto più otterremo un bel risultato".

Intervista a Giorgio Gori, candidato sindaco a Bergamo per il centrosinistra.

Quale sarà il tema decisivo per vittoria? “Secondo me alla fine la partita si gioca tra passato e futuro. Tentorio è il passato, la piattezza calata sulla città. Tanto più restituiremo fiducia nei cittadini, tanto più otterremo un bel risultato”.

E di cittadini ne ha visti. “Svariate migliaia. Non saprei dire quanti. Ogni giorno mi sembra di essermi dimenticato di qualcuno”.

Per quanti chilometri ha pedalato? “(ride) Solo domenica ne ho fatti cinquanta avanti e indietro in città. Alla terza salita verso Città Alta ho azionato la pedalata assistita, necessaria”.

Bergamonews è fatto (anche) dai lettori. Priorità a loro con una domanda che arriva dalla nostra fanpage Facebook. Cosa ne farà del palazzetto dello sport? “Quando riusciremo a realizzare quello nuovo mi piacerebbe trasformarlo in un autosilo per poter creare un’area di parcheggio in struttura che consenta di liberare dalle auto le zone attorno. Per il nuovo palazzetto abbiamo ragionato su un criterio: non non aree verdi, non nel parco agricolo. Mi piacerebbe che fosse vicino allo stadio in modo da sfruttare un solo parcheggio per due grandi impianti sportivi. Magari mettendo in gioco l’area Reggiani o l’Ismes. Creare lì una zona dedicata allo sport rimettendo in vita aree già urbanizzate e deserte. Ovviamente con la capacità di mettere in movimento investimenti privati”. 

Il refrain costante dei suoi discorsi è: lavoro. “Se uno legge in modo burocratico le competenze comunali potrebbe pensare che il lavoro non sia tra queste. Spetta all’amministrazione rendere più dinamico l’ambiente economico della città. Incentivare, premiare chi si dà dare. I soli 17 paganti della Carrara al giorno sono un simbolo. Molti degli obbiettivi sono volti a creare condizioni di lavoro per i giovani, sapendo quanto la città può andare incontro a futuro incerto senza il loro apporto”.

Cosa ha portato Matteo Renzi alla sua campagna elettorale? “Martedì si respirava tanto entusiasmo. Ha portato una ventata di ottimismo ed energia. E un collegamento forte tra la sua scommessa e la piccola scommessa che stiamo provando a giocarci a Bergamo. La voglia di cambiamento è la stessa”.

Cosa l’ha colpita di più del suo discorso? “Il tempo e spazio dedicato il nostro rapporto. Non avevo la più pallida idea di cosa avrebbe detto”. “La prima cosa che mi ha detto Gori è che il suo sogno era fare il sindaco di Bergamo”.

E’ un aneddoto vero? “Assolutamente sì. Io gli dissi quella frase, poi è stato lui a farmi un sacco di domande. In particolare sulla televisione”.

Prima di iniziare la campagna delle primarie ha detto che lo scoglio più grande era farsi conoscere. Ce l’ha fatta? “Lo scopriamo lunedì. Devo dire però che la gente mi riconosce non solo perché mi ha visto sui giornali, ma perché mi fa sentire parte di un sistema di valori. Respiro un clima positivo di fiducia, di incoraggiamento. La gente ci spera”.

La delusione della campagna elettorale? “Speravo che il dibattito fosse più sulle idee, sui progetti. E’ stato uno sforzo unilaterale. Noi ci siamo sforzati di parlare del futuro. Gli altri no”.

La richiesta più strana fatta da un cittadino. “Sono d’accordo con Marcello Zenoni: portar via due sacchi della spazzatura è quella più curiosa. Però parlando con i cittadini ti accorgi che la qualità della vita delle persone dipende da cose piccole, vicine: il marciapiede, il lampione. Noi abbiamo provato ad avere uno sguardo lungo, una prospettiva europea. In parallelo però abbiamo lanciato 23 volantini, scritti tutti personalmente”.

Può toccare tutto il ferro che vuole. In caso di sconfitta, rimarrà in Consiglio comunale per i prossimi 5 anni? “Assolutamente sì. E’ un impegno. In Consiglio ci vado comunque, spero da sindaco”.

Politicamente si sente più vicino a Gargano o a Tentorio? “Trovo Gargano molto vicino a Tentorio. E’ stato il suo migliore alleato, sempre contro il centrosinistra. Durante i dibattiti spesso mi veniva voglia di alzarmi ed esortarlo a candidarsi con il centrodestra”.

Oltre alla Lega e a Gargano, negli ultimi giorni anche il Movimento 5 Stelle è passato all’attacco. La accusano di essere appoggiato da Comunione e liberazione. “Non so di cosa parlano. Non mi risulta che nessuno della lista Moderati per Gori sia appartenente a Cl. O ai porteri forti. I 5 Stelle hanno scelto di alzare il tono della polemica. Anche se Marcello Zenoni polemico è poco credibile. E’ un ragazzo mite”.

A proposito di poteri, ha incontrato il vescovo nelle ultime settimane? “Sì. E’ stato un incontro privato, non legato alla politica o alla campagna elettorale. Abbiamo parlato di cose che riguardano la mia fede”.

Non possiamo non toccare il tema veranda abusiva. “E’ un modesto prolungamento di una tettoia fatto in buona fede. Se non fossi a rischio incompatibilità con il ruolo di sindaco sarei tentato di muovere opposizione. E comunque il verbale non ce l’ho”.

Noi sì. Lo vado a prendere? “Mi fido di quello che avete scritto. Per tagliare la testa al toro, ho deciso di tirar giù tutto”.

Come mai non l’ha demolita prima? Le voci circolavano da un po’. “L’ho detto, ero in buona fede. Mi hanno contestato anche il capanno di un metro comprato personalmente al Castorama”.

Molti lettori di Bergamonews sono dalla sua parte. ”Ho visto. E per i commentatori di Bergamonews è strano. Credo che la mia vita sia stata vivisezionata in ogni angolo: dichiarazioni dei redditi, contributi. Se alla fine quello che emerge è un metro di tettoia e la casetta del Castorama posso andare in giro a testa alta”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Giorgio Gori
Centrosinistra
Nuovo dossier su Gori Stavolta riguarda l’Imu “Basta, è inaccettabile”
Renzi e Gori
Verso il voto
Renzi lancia Gori “Dai Bergamo, questa è la volta buona”
Rocco Gargano
L'intervista
Gargano, Altra Bergamo: “Impossibile sostenere Gori e i suoi amici ciellini”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI