Alle prossime elezioni comunali del 25 maggio la lista Lista Civica Per Torre Boldone – Spreafico Sindaco candida a sindaco Guido Spreafico, 48enne sposato e padre di tre figli: libero professionista, è impegnato da anni in campo sociale in attività di volontariato al servizio delle persone, prevalentemente bambini e giovani.
Spreafico, per lei è la prima esperienza politica o ha già avuto modo di avere a che fare con l’amministrazione di un comune?
Cinque anni fa sono stato eletto consigliere comunale della Lista Civica per Torre Boldone e, nell’ambito di un condiviso rinnovamento della stessa, sono poi diventato capogruppo consiliare. La candidatura a sindaco è stata lo sbocco naturale di questo percorso.
Se dovesse sceglierne solo una, quale è la priorità assoluta del vostro programma?
Ricreare nell’amministrazione e nella politica locale le condizioni per il dialogo, la civile convivenza e il rispetto delle varie posizioni, spesso mancate nel recente passato. Proprio quello che la nostra lista ha fatto anche per tutta la campagna elettorale.
Qualora diventasse sindaco e non ci fossero i vincoli del Patto di Stabilità quale opera o servizio realizzerebbe?
Premesso che i vincoli del patto di stabilità, finché ci sono, vanno rispettati, possiamo parlare di qualunque opera, ma prima di poterla mettere in cantiere bisognerebbe conoscere la situazione finanziaria del Comune. Di sicuro, al momento, c’è solo il ricorso alle anticipazioni di cassa, che per il Comune hanno un costo, mentre, vista anche la proroga concessa, non c’è traccia dei bilanci e non v’è certezza sulle entrate future, poiché non sono ancora state deliberate le aliquote della Tasi e della parte di Imu rimasta.
Ai servizi sociali vengono solitamente destinate gran parte delle risorse del bilancio comunale. Quale politica intendete perseguire su questo fronte?
Interventi appropriati per l’attenuazione e la rimozione di tutte le forme di disagio, azioni di sostegno alle famiglie e ai soggetti più deboli e la valorizzazione dei progetti di solidarietà alle persone svantaggiate, intenti da noi ampiamente illustrati durante gli incontri avuti con le Associazioni ed i cittadini del nostro Paese in questi mesi.
Crisi e lavoro. Quali interventi può mettere in campo l’amministrazione comunale?
Tutto ciò che è in potere dell’Ente locale per salvaguardare le attività nell’area artigianale e industriale nella zona Sud del Paese. Compatibilmente con gli equilibri di bilancio, vogliamo introdurre inoltre facilitazioni all’insediamento nel nostro Comune di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. E non lasceremo nulla di intentato per la tutela degli esercizi commerciali tradizionali.
Sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati migliaia di furti in tutta la provincia. Quali provvedimenti può mettere in atto il Comune per risolvere l’emergenza?
Le telecamere, per quanto utili, non bastano. Sarà fondamentale incentivare il senso civico dei cittadini per la segnalazione di situazioni ritenute sospette (ormai, nella nostra quotidianità, ciascuno di noi avverte comportamenti “anomali”) e la loro collaborazione con le Forze dell’ordine, Polizia locale compresa.
Giovani. Che ruolo avranno all’interno della vostra amministrazione?
Saranno protagonisti, sia in Consiglio Comunale sia fuori. Con le feste di primavera e dei diciottenni, nuove attività e momenti di incontro del Centro di Aggregazione Giovanile e, a livello sovracomunale, una rassegna-vetrina di giovani talenti.
Nella corsa a sindaco di Torre Boldone c’è qualcosa che, secondo lei, la vostra lista ha in più dei concorrenti?
C’è un candidato sindaco che teme più di un altro? In più abbiamo la capacità di parlare con la gente, cosa che facciamo ordinariamente, indipendentemente dalla campagna elettorale, visto che il paese lo viviamo giornalmente. Ma vorrei aggiungere anche la serietà e la responsabilità di persone che non pensano al proprio ego o al loro tornaconto personale, bensì al bene della comunità. E nessun timore per gli altri candidati: solo il massimo rispetto.
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