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Verso il voto

Zogno in comune, Musitelli: “Ai servizi sociali più attenzione e investimenti”

Elisabetta Musitelli è il candidato sindaco di Zogno in comune alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio: “Purtroppo in questi anni l'Amministrazione non ha investito molti fondi nei Servizi Sociali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Elisabetta Musitelli, 55enne laureata in Medicina e Chirurgia con specialità in Pediatria, si presenta alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio sostenuta dalla lista Zogno in comune: dopo l’infanzia e l’adolescenza a San Giovanni Bianco, le superiori a Bergamo e l’università a Pavia torna a Bergamo dove frequenta come borsista il reparto di Onco-ematologia pediatrica dei riuniti. Dal 1996 torna a Zogno: “ Qui mi trovo bene. Mi piacciono la montagna, la gente spontanea di paese, i bimbi, i viaggi nel mondo – quando posso – e i giovani con i quali ho condiviso esperienze di volontariato in Albania, Rwanda, Burkina Faso”.

Musitelli, perchè ha accettato di candidarsi?

Ho accettato la candidatura propostami da Zogno in Comune perchè dobbiamo recuperare l’idea di cittadinanza che ponga come priorità la vita del cittadino, e non del consumatore, e la cura del creato. Il cambiamento si genera da pensiero e passione, dall’unione di mente e cuore. Bisogna intravedere cambiamenti che partano dal basso, dalla vita quotidiana, mettendo in gioco energie sopite e ideali abbandonati. Essere cittadini protagonisti, vivere in valle con la testa nel mondo, con uno zaino leggero, svuotato da pregiudizi, ideologie, fallimenti, ma che sia ampio per ciò che è importante per una buona vita collettiva. Partecipazione sociale, solidarietà con le fragilità, impegno lavorativo, miglioramento dell’istruzione, cura dell’ambiente. Zaini leggeri e menti aperte: così vogliamo guidare il paese.

Per lei è la prima esperienza politica?

È la prima esperienza politica amministrativa, ma la mia posizione “privilegiata” di medico di numerosi bambini, mi ha permesso di conoscere famiglie, difficoltà locali, disagi delle frazioni e migliorare una sensibilità al sociale e al bene comune, trasmessami da mio padre, che per oltre quarant’anni ha svolto la professione di Segretario Comunale in val Brembana e val Taleggio.

Se dovesse sceglierne solo una, quale è la priorità assoluta del vostro programma?

Per costruire qualcosa di buono e di bello a Zogno, la priorità assoluta è la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica. E’ necessario l’ascolto attento e diffuso di tutte le categorie dei cittadini, il loro coinvolgimento in comitati, consulte, assemblee, consigli comunali itineranti nelle diverse frazioni e l’apertura di uno Sportello del Cittadino che garantisca ascolto, sostegno, aiuto nelle risoluzione di problemi. Troppi cittadini non hanno risposta ai loro problemi, i borghi lontani dal centro del paese si sentono abbandonati, la partecipazione dei cittadini alle scelte decisive o ai progetti del paese – vedasi stesura del PGT – non è mai stata richiesta. E spesso la popolazione non è stata nemmeno informata delle scelte amministrative importanti. L’attuale crisi economica e del lavoro in paese, richiederà ascolto e condivisione con i cittadini.

Qualora diventasse sindaco e non ci fossero i vincoli del Patto di stabilità quale opera o servizio realizzerebbe?

Una delle opere più importante per Zogno è quella di un grande Progetto Organico di riqualificazione della piazza IV Novembre – zona stazione – con collegamento del Centro Storico del paese. Una riconversione della zona, creando un nodo di interscambio tra mezzi pubblici e privati, ampio spazio per i parcheggi, collegamento con la pista ciclabile in sicurezza, accesso facilitato al lungofiume e accesso agevole al centro storico anche a carrozzine e passeggini che attualmente non possono accedere dalle due scalinate. Un progetto che comprende anche il recupero e valorizzazione del verde pubblico e una giusta valorizzazione del monumento ai Caduti. Ma di uguale importanza e priorità vi è anche la ristrutturazione e la messa in sicurezza dei numerosi edifici scolastici nei diversi plessi e per le diverse scuole presenti sul territorio. I nostri scolari e studenti devono poter studiare in edifici sicuri, puliti, dignitosi e a basso consumo energetico. Non si può studiare bene in edifici degradati.

Ai servizi sociali vengono solitamente destinate gran parte delle risorse del bilancio comunale. Quale politica intendete perseguire su questo fronte?

Purtroppo in questi anni l’Amministrazione di Zogno non ha investito molti fondi nei Servizi Sociali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La nostra lista Civica Zogno in Comune vuole sostenere la famiglia, gli anziani e i soggetti fragili. Proposte: asilo nido, spazio gioco per bambini, servizi di sostegno per alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, aumentare e migliorare l’Assistenza Domiciliare agli anziani, corsi per babysitteraggio e qualificazione delle badanti presenti sul territorio. Il tutto, cercando finanziamenti con bandi locali, regionali o entrando in cordate di Comuni e associazioni per partecipare e vincere bandi europei.

Crisi e lavoro. Quali interventi può mettere in campo l’amministrazione comunale?

Il lavoro è tra le priorità del nostro programma elettorale. E’ fondamentale per la vita e la dignità di ogni persona. E’ citato nel 1° articolo della nostra Costituzione. Istituiremo un Assessorato al Lavoro e alle Attività produttive per promuovere in tutti i modi l’insediamento di aziende e/o attività artigianali, commerciali, ecc. che creino nuovi posti di lavoro. Proporremo una No Tax Area per i nuovi insediamenti, con vantaggi fiscali e amministrativi, potenzieremo le infrastrutture tecnologiche (ADSL veloce e altro) utili per i cittadini, ma necessarie per le aziende, favoriremo agevolazioni fiscali per riaprire i numerosi esercizi commerciali che hanno chiuso anche nel centro storico. Ci interesseremo di coloro che hanno perso il lavoro o sono in mobilità attivando anche i voucher per lavori socialmente utili. Noi non staremo a guardare le industrie che chiudono.

Sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati migliaia di furti in tutta la provincia. Quali provvedimenti può mettere in atto il Comune per risolvere l’emergenza?

La sicurezza dei cittadini verrà garantita con la collaborazione di tutte le Forze dell’Ordine presenti sul territorio e in valle. Completeremo in molte frazioni l’illuminazione pubblica, perchè mancante in molte frazioni e quartieri, favoriremo una vivibilità del paese anche nelle ore serali e una maggior responsabilità collettiva sulla sicurezza dei cittadini e dei propri beni.

Giovani. Che ruolo avranno all’interno della vostra amministrazione?

Vogliamo coinvolgere i giovani. Non devono essere solo fruitori di servizi o consumatori di beni. Hanno molto da dire e devono, anche loro, essere ascoltati. Non devono più esser fatti progetti o serate d’intrattenimento per i giovani, ma con i giovani. Attiveremo subito una Consulta dei Giovani, che speriamo diventi un’associazione con la quale collaborare. Chiederemo alle associazioni sportive o di volontariato di mettere tra le figure organizzative e direttive i loro giovani collaboratori. Ristruttureremo la vecchia stazione ferroviaria di Ambria per farla diventare un centro di aggregazione giovanile con spazi per ritrovo, spazi espositivi per mostre d’arte, sala conferenze, una sala insonorizzata per prove musicali, uno spazio esterno per noleggio bici – siamo sul tratto della ciclabile del paese – il tutto gestito dai giovani. Li coinvolgeremo anche nella cura del verde pubblico, nelle animazioni dei bambini e dei ragazzi, nel progetti di rispetto delle norme stradali e molto altro. Il tutto con loro, condiviso e studiato con loro.

Nella corsa a sindaco di c’è qualcosa che, secondo lei, la vostra lista ha in più dei concorrenti? C’è un candidato sindaco che teme più di un altro?

La nostra lista civica ha coraggio, progettualità, spirito d’iniziativa e voglia di coinvolgere i cittadini per farli diventare responsabili del proprio paese e attori del proprio futuro. Non vogliamo avere zognesi che siano solo cittadini fruitori di servizi e soggetti paganti imposte. Tutti insieme ci dobbiamo “caricare il paese sulle spalle” per riprendere un cammino di laboriosità, onestà, solidarietà, smarrito da troppo tempo. Non temo l’altro candidato sindaco. Temo l’astensionismo dei giovani e la rassegnazione degli anziani. La speranza di cambiamento è però nell’aria. C’è voglia di una primavera amministrativa.

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