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Verso il voto

Stezzano Bene Comune Curioni: “Ricostruiamo rapporto cittadino-comune”

Marco Curioni è il candidato sindaco di Stezzano Bene Comune: “Crediamo che serva riportare serenità operativa all'interno della macchina comunale. Sogni? Riqualificare la piazza e regalare a Stezzano una palestra”.

Occupato in uno studio professionale a Zanica come architetto specializzato in analisi e gestione delle energie negli ambiti edilizi sotto il profilo di risparmio, riqualificazione e di programmazione di interventi migliorativi, Marco Curioni, residente a Stezzano, sposato e padre di Gianluca, è il candidato sindaco di Stezzano Bene Comune.

Curioni, per lei è la prima esperienza politica?

Se si intende il fare Politica in modo ufficiale direi che è la prima esperienza. Credo tuttavia di aver fatto politica in tanti altri modi a cominciare dalle esperienze studentesche, per poi proseguire mettendo in pratica direttamente le mie idee e convinzioni attraverso la partecipazione ad associazioni di volontariato. Ho iniziato, sempre negli anni del Liceo, a fare vacanze di volontariato presso l’Ospedale Cottolengo di Torino, dove ho imparato quanto sia importante anche solo ascoltare chi ha sofferenze; poi durante il servizio civile con i malati di distrofia muscolare, ho potuto frequentare nuovi amici che mi hanno dimostrato quanto siano piccoli o inutili i problemi più comuni e quanta forza possa nascere dalla voglia di sorridere e di credere nella vita. Ho sentito poi il bisogno di impegnarmi con il gruppo Emergency di Bergamo, portando il mio piccolo contributo, nella diffusione dei valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, nei quali credo sopra ogni cosa.

Se dovesse sceglierne solo una, quale è la priorità assoluta del vostro programma?

Stezzano sta mostrando un preoccupante scollamento fra cittadinanza, amministrazione e questo si ripercuote sul clima generale che respiriamo, offuscato da un vuoto politico/amministrativo che ha mostrato soprattutto eccessi di personalismo, chiusure nel palazzo e anche preoccupanti “distrazioni” nella gestione delle risorse pubbliche. Crediamo che serva riportare serenità operativa all’interno della macchina comunale, attraverso un grande progetto che coinvolgerà tutti e che porterà gli stessi dipendenti ad essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione, creando uno sportello polifunzionale del comune che rivoluzionerà i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione e che darà il via ad un processo di qualità dei servizi dell’ente, in un ottica di trasparenza e partecipazione.

Qualora diventasse sindaco e non ci fossero i vincoli del Patto di Stabilità quale opera o servizio realizzerebbe?

Priorità assoluta alla riqualificazione della Piazza. E’ una scelta importante quella di tutelare i segni del passato, adeguando gli spazi a disposizione delle necessità contemporanee. La pianificazione dell’intervento deve necessariamente passare attraverso un processo di progettazione partecipata strutturato, che coinvolga tutti i portatori di interesse che compongono la nostra comunità (residenti della piazza, negozianti, fruitori della piazza, bambini, dipendenti comunali, ecc.). Dopo se possiamo sognare, a Stezzano sono vent’anni che manca una palestra. Non certo un palazzetto.

Ai servizi sociali vengono solitamente destinate gran parte delle risorse del bilancio comunale. Quale politica intendete perseguire su questo fronte?

La gestione della spesa e degli investimenti in ambito sociale deve essere una delle sfide del cambiamento che vogliamo attuare. E’ necessario un ripensamento delle pratiche di governo del bene comune, un cambiamento che riaffermi la priorità delle iniziative sorte “dal basso” e che rimetta al centro della vita civile l’uomo, la famiglia e tutti quei soggetti sociali dei quali, per troppi anni, si è rifiutato di riconoscerne la funzione pubblica. Questo cambiamento passa attraverso il superamento del concetto che la solidarietà si realizzi solo attraverso assistenzialismo o sussidi, ma sia piuttosto la costruzione di progetti e di opportunità che accompagnino la persona a rendersi autonoma economicamente e a realizzare un proprio percorso di vita attiva e gratificante senza l’umiliazione di sentirsi un peso per la società. Si prevede pertanto la creazione e la redazione del bilancio sociale in sinergia con tutte le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio. Forte sostegno ai progetti e alle attività extrascolastiche come: potenziamento dello spazio compiti per scuola primaria  e secondaria, laboratori di facilitazione linguistica e alfabetizzazione, laboratori di arte, teatro e lavori artigianali. Contrasto efficace alla dispersione scolastica per mezzo di percorsi di orientamento e sportello informativo attivati in collaborazione con i servizi già esistenti sul territorio comunale e provinciale.

Crisi e lavoro. Quali interventi può mettere in campo l’amministrazione comunale?

Con noi si sfonda una porta aperta su questo argomento. Nell’ambito delle 4 serate tematiche che abbiamo organizzato, abbiamo messo come priorità il tema del lavoro e con le testimonianze arrivate da altre amministrazioni (come il Comune di Curno) abbiamo dimostrato che un amministrazione può fare tanto per il lavoro.  L’amministrazione deve assumere un ruolo di sostegno e di collegamento per promuovere contatti, e intrecciare nuove relazioni, investire in formazione per favorire nuova occupazione incentivare nuove attività lavorative in spazi cogestiti (coworking) e laboratori artigianali “aperti” per giovani e non (fab lab).

Sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati migliaia di furti in tutta la provincia. Quali provvedimenti può mettere in atto il Comune per risolvere l’emergenza?

Sosterremo la Polizia Locale puntando al consorzio con altri Comuni per disporre di più agenti che stiano in strada.  Provvederemo a sviluppare attività di aggregazione e di mutua assistenza in condomini, cortili e vicinato, generando una collaborazione volontaria tra cittadini, gruppi e associazioni. Puntiamo a un maggior decoro delle zone urbane lasciate a se stesse, un migliore servizio d’ordine e una maggiore frequentazione dei cittadini dei propri spazi pubblici, anche migliorando la sicurezza complessiva.

Giovani. Che ruolo avranno all’interno della vostra amministrazione?

Sono orgoglioso di essere alla guida di una lista giovane con età media di 41 anni, di cui 8 tra i venti e trent’anni, e che potranno interpretare ed ascoltare da protagonisti le esigenze dei propri coetanei  contribuendo ad attuare quel cambio di passo necessario per costruire progetti e dare opportunità concrete che accompagnino le persone a rendersi autonome e a realizzare il proprio percorso di vita.

Nella corsa a sindaco di Stezzano c’è qualcosa che, secondo lei, la vostra lista ha in più dei concorrenti?

C’è un candidato sindaco che teme più di un altro? Siamo una squadra con alte competenze e ben radicata nel territorio, crediamo che si debba collaborare attivamente con i comuni limitrofi e siamo l’unica lista di centrosinistra e pertanto nel nostro Dna ci sono i valori di solidarietà. sostenibilità e partecipazione. A differenza delle altre liste, occupate a denigrare e a scatenare paure immotivate, ci stiamo facendo conoscere per le nostre idee e per un nuovo modo di fare politica, basato sull’incontro ed il confronto nel rispetto reciproco.

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