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Verso il voto

Alzano, Nowak candidata: “Cittadinanza attiva primo presidio per il territorio”

Annalisa Nowak, dottoressa, si candida come sindaco di Alzano Lombardo per la lista civica "Gente in Comune". La sua priorità assoluta è riportare il cittadino al centro di un progetto concreto, che dia forza anche ai settori sociale, culturale e alla sicurezza.

Annalisa Nowak, dottoressa 61enne, ha annunciato la sua candidatura a sindaco di Alzano Lombardo fin da gennaio. Sarà sostenuta dalla lista “Gente in Comune” e affronterà il “Movimento Civico X Alzano”, che comprende anche i contrassegni di Lega Nord e Forza Italia e che candida Camillo Bertocchi.

Nowak, quale è la priorità assoluta del vostro programma?

"Sicuramente rimettere il cittadino, a cui negli ultimi 15 anni è stato assegnato un ruolo di secondo piano, al centro di un progetto concreto. Cambiamento e progettualità sono le necessità più urgenti per la rinascita di Alzano. Noi vogliamo modificare completamente il modo di amministrare il nostro paese e il modo di costruire le relazioni con le persone e fra le persone. Gli ultimi vent’anni di governo sono responsabili del declino di Alzano, hanno impoverito il territorio e le persone, hanno allontanato la gente dall’Amministrazione, hanno lasciato la percezione di interessi poco chiari o non condivisi, hanno svuotato le nostre piazze. La Città è stanca di interventi e iniziative privi di significato, “toppe” messe qua e là per accontentare prima uno e poi l’altro ma senza un’idea di Alzano completa. Lo sforzo che vogliamo fare, insieme alla gente, è quello di costruire un progetto partecipato, lungimirante e intelligente, per disegnare il futuro che desideriamo iniziando dall’infanzia (con la riqualificazione della scuola dell’infanzia della Busa), passando attraverso un Polo Socio-Culturale per tutta la popolazione, fino ad arrivare al coprire le necessità dei nostri anziani con un Centro Diurno Integrato".

Se non ci fossero i vincoli del Patto di Stabilità quale opera o servizio realizzerebbe?

"Noi abbiamo un progetto fondamentale per la Città: ridarle finalmente un centro di vita socio-culturale negli spazi di Montecchio e Villa Paglia, ma, responsabilmente, in questo momento, credo sia necessario dare risposta alle esigenze dei nostri bambini. Alzano ha un’unica scuola dell’infanzia comunale che da anni ha una sezione ricavata nello scantinato. Gli spazi sono vecchi e obsoleti. Servono nuovi spazi in grado di risolvere questa emergenza che l’attuale amministrazione ha ignorato. Come priorità vogliamo riprogettare e ampliare l’edificio della scuola dell’infanzia o in alternativa cercare una ricollocazione. Non voglio indicare con precisione il destino delle risorse, spiegare nei dettagli le soluzioni alle quali lavoriamo da mesi. Per noi è più importante la necessità di collocare questo intervento dentro la più grande questione della rinascita di Alzano. Ogni intervento deve contribuire al raggiungimento dell’obiettivo: costruiamo una scuola, realizziamo un parco, rispondiamo al bisogno delle persone, con la consapevolezza che ogni azione ed ogni opera pubblica sono un’occasione per costruire, insieme ai cittadini, la città. Il problema della scuola dell’infanzia va affrontato nel quadro degli interventi per rispondere alla carenza dei servizi per l’infanzia, a partire dall’asilo nido incapace di soddisfare tutte le richieste e considerando anche le scuole private, che meritano attenzione. La chiusura della scuola Regina Margherita è una sconfitta per tutti. Ci sono poi le altre strutture scolastiche dell’Istituto Comprensivo che necessitano di interventi. E non possiamo porci solo la questione in termini di spazi: vogliamo affrontare il tema della ‘dispersione pre-scolastica’ derivante da situazioni di disagio socio-economico, che escludono molti bambini della fascia 0-6 anni da ogni proposta educativa; vogliamo prestare attenzione ai processi di inclusione; vogliamo definire un sistema territoriale che metta in relazione (nel rispetto delle autonomie) tutte le opportunità educative distribuite sul territorio, attivandole in rapporto ai bisogni".

Ai servizi sociali vengono destinate gran parte delle risorse del bilancio comunale. Quale politica intendete perseguire su questo fronte?

"Alzano per i servizi sociali fa parte dell’Ambito Territoriale Valle Seriana, non possiamo quindi ragionare se non in chiave sovracomunale. Dobbiamo essere attivi e partecipi ai lavori dell’Ambito e lavorare in sinergia con gli altri comuni per redigere il nuovo Piano di Zona 2015-2017, al fine di avere ricadute e servizi per il nostro comune con standard qualitativi sempre più elevati. Oltre che fare rete con i comuni della valle, dobbiamo concentrarci a garantire i servizi ai nostri cittadini, mantenendo e magari aumentando le risorse, sicuramente ottimizzando la spesa e facendo qualcosa che ad Alzano manca: costruire una rete di relazioni tra le associazioni che lavorano sul territorio, creare sinergie in modo da non sprecare inutilmente risorse e lavoro. In questo progetto la Consulta del Volontariato dovrà avere un ruolo di regia fondamentale. Ci impegneremo per progettare e realizzare un centro diurno integrato o una struttura similare negli spazi di Montecchio e Villa Paglia, che risponda sia alle esigenze delle famiglie che hanno in casa anziani non autosufficienti o persone con disabilità".

Crisi e lavoro. Quali interventi può mettere in campo l’amministrazione comunale?

"Ad Alzano, come in tutta la valle, purtroppo non è pensabile un rilancio globale dell’industria, ma una cosa è certa: dobbiamo tutelare tutti i posti di lavoro che le grandi aziende come Pigna ancora mantengono sul territorio. Faremo la nostra parte perché questo avvenga, intervenendo con gli enti, le associazioni e le parti sociali negli appositi tavoli di concertazione. Particolare attenzione vogliamo porre ai centri storici e al loro recupero e riqualificazione. L’amministrazione si deve sedere attorno a un tavolo con ANCE e gli Istituti bancari per uscire dallo stallo e rilanciare il comparto edile in cui Alzano ha una variegata realtà e anche delle eccellenze. Non scordiamo il commercio che ad Alzano dà lavoro a numerose persone; la Comunità delle Botteghe deve essere assolutamente sostenuta e deve trovare nel Comune un interlocutore attento con cui riprogettare e rilanciare il commercio di vicinato della nostra città. Intervenire con una riduzione dell’IMU è sicuramente il punto di partenza. Nel settore agricolo e agrituristico vogliamo aiutare le piccole aziende locali e lavorare insieme a loro per promuovere un mercato agricolo del biologico, del km0, delle produzioni sostenibili eque e solidali. Una vetrina importante nelle nostre piazze per le nostre aziende, complementari all’offerta commerciale alzanese. L’accoglienza turistica, anche se ad oggi modesta, deve essere incentivata e promossa: Alzano possiede ricchezze artistiche e bellezze naturali, un patrimonio unico e poco conosciuto che può essere attrattore di un flusso turistico, ma per promuoverlo dovremo come prima cosa creare un ufficio Proloco e informazioni, ad oggi inesistente. Nel settore artigianale vogliamo intervenire con forme di rimodulazione delle imposte, e favorire l’incontro delle esperienze e lo start-up di nuove imprese, mettendo in relazione professionisti, scuola e imprese e promuovendo spazi per il co-working riutilizzando le volumetrie artigianali e commerciali svuotate dalla crisi".

Sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati migliaia di furti in tutta la provincia. Quali provvedimenti può mettere in atto il Comune per risolvere l’emergenza?

"Iniziamo con il convenzionarci con i Comuni vicini per il servizio di pattugliamento notturno a cui gli Amministratori uscenti hanno deciso di non partecipare. Serve poi ottimizzare il lavoro della polizia municipale coordinandoci anche con l’attività di presidio del territorio della nostra caserma dei Carabinieri, per cui si dovrà trovare una ricollocazione idonea e più funzionale. Dal momento che esiste già un sistema di videosorveglianza, iniziamo a farlo funzionare a dovere. Inutile promettere cose nuove se prima non si usa ciò che abbiamo già. Importantissimo è ridare vita al nostro paese con una proposta sociale, culturale, ricreativa ricca e variegata, per riportare la gente nelle piazze e per le strade, per fare sentire a tutti i cittadini che questa è la loro città. Una cittadinanza attiva è il primo presidio per il nostro territorio".

Giovani. Che ruolo avranno all’interno della vostra amministrazione?

"I giovani hanno un ruolo importante e attivo nel lavoro della nostra lista civica. Alcuni di loro sono tra i candidati in lista, altri sono in giro per le strade a fare campagna elettorale, ascoltando e parlando con la gente, altri ancora avranno ruoli all’interno delle commissioni. Il loro contributo per la stesura del programma è stato fondamentale. L’idea del polo socio-culturale nasce anche per dare una risposta alle loro richieste. Nei grandi parchi di Villa Paglia e Montecchio abbiamo edifici vuoti e strutture da riorganizzare, da mettere in connessione e aprire alla città. Qui, pensando e progettando insieme ai giovani, ricaveremo e creeremo: spazi, informali e strutturati, per lo studio e lo scambio; spazi per la creatività, in cui si produce cultura, arte e musica; spazi per lo sport, importante strumento di crescita; spazi di riferimento per tutte le realtà e le associazioni che già operano sul territorio; spazi per il tempo libero e lo svago, da vivere in sicurezza e in autonomia. Insomma, avremo una particolare attenzione alle politiche giovanili e lavoreremo in concerto con gli oratori che sosterremo per il grande lavoro che fanno, ma purtroppo sono strutture da sole non sufficienti a dare una risposta articolata e completa per soddisfare le esigenze dei giovani di Alzano".

Nel programma elettorale avete un capitolo dedicato ad Expo 2015?

"Non c’è un capitolo specifico per EXPO 2015; tutto il programma è però scritto con la consapevolezza che EXPO 2015 possa essere una grande occasione per il nostro Comune. Pensiamo ai corsi che verranno attivati presso l’area RILECART e che potrebbero portare 600 studenti ad Alzano per tre semestri. Riteniamo assurdo che l’Amministrazione uscente non abbia ancora predisposto tutto quanto necessario per accogliere i visitatori del Museo delle Sacrestie dove abbiamo un opera di Palma il Vecchio. A Palma il Vecchio è dedicata la mostra artistica più importante di EXPO: per questa mostra si attendono 200.000 visitatori. Vogliamo farne arrivare alcuni di questi anche ad Alzano e accoglierli nel miglior modo possibile.Queste sono opportunità assolutamente da cogliere e per cui prepararsi, perché possono avere ricadute positive sulla nostra città. Un volano per rilanciare anche la nostra economia e creare nuovi posto di lavoro. Abbiamo le idee chiare e siamo pronti per raccogliere questa sfida".

Quale partito voterà alle Europee?

"Credo che l’Europa, pur nelle difficoltà e con i conflitti che si sono in qualche modo aggravati con la crisi, resti il progetto e il sogno più importante del dopoguerra. Un obiettivo di civiltà e di progresso irrinunciabile. Questa convinzione mi guiderà nel voto".

Temete i vostri avversari? Perché?

"Dal punto di vista programmatico e di competenze no. Sono pronta a prendermi le responsabilità amministrative, anzi non vedo l’ora di poter dimostrare il progetto di Alzano che ho in mente. Inoltre sono supportata da una squadra forte, eterogenea e competente. Sono più preoccupata di un’eventuale vittoria degli avversari perché Alzano difficilmente reggerebbe ancora cinque anni di improvvisazioni e il loro programma è privo di strategia, privo di un disegno: un’accozzaglia di punti in cui sono presenti doveri minimi che dovrebbero essere la base per governare un territorio e non oggetti di un programma elettorale (per esempio, riparare marciapiedi o buche nelle strade). Di loro però apprezzo tenacia, questo sì. La tenacia nel voler conservare il potere, che li rende agguerriti".

Fabio Tiraboschi

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