• Abbonati
Il caso

Oriani (Forza Italia) consegna 5 domande sulla veranda al comitato Gori

Il consigliere provinciale Matteo Oriani, candidato nella lista di Forza Italia, ha consegnato al comitato di Giorgio Gori cinque domande, in puro stile “Repubblica”, sul caso veranda.

Il consigliere provinciale Matteo Oriani, candidato nella lista di Forza Italia, ha consegnato al comitato di Giorgio Gori cinque domande, in puro stile “Repubblica”, sul caso veranda.

Sulla vicenda “Veranda” ho in tutti questi giorni voluto mantenere il silenzio per farmi una idea dei fatti. Ho preferito analizzare prima di parlare perché sono e rimangono sempre profondamente garantista, anche quando gli errori e le vicende giudiziarie riguardano il mio avversario politico. A seguito dei sopralluoghi e delle dichiarazioni di Gori però ho alcune domande che rimangono senza risposta e, mutuando un sistema tanto caro alla sinistra, ho anche io le mie 5 domande per Gori

1- lei ha affermato che “è tutto regolare” e “che sono scherzi di Bassa Lega” e che “qualche anno fa è stata fatta la sistemazione del tetto ed è stato dotato di pannelli trasparenti rimovibili. Ho comunque chiesto ai miei tecnici un’ulteriore rassicurazione sulla regolarità dei lavori di restauro fatti a suo tempo e, qualora vi fossero state delle inesattezze, non esiterò a correggerle”. Eppure sul Corriere della Sera l’Architetto Marina Mazzocchi dichiara quanto segue “Riguardo al porticato la situazione lasciata era esattamente quella descritta prima di iniziare i lavori, assolutamente autorizzati. E del resto lo ha accertato un’ispezione dei tecnici comunali a conclusione delle opere, che aveva rilevato tutto in ordine. Non so chi possa avere effettuato un eventuale altro intervento: posso dire che io ne sono completamente estranea”. Da qui la domanda: Gori chi ha effettuato i lavori, quali ditte, quali permessi, quali professionisti li hanno certificati?

2- Nel comunicato odierno lei afferma “Proprio per questa ragione, quando decidemmo di fare i lavori, nel 2009, ritenemmo in buona fede che non richiedessero una specifica autorizzazione.” Ha quindi cambiato versione rispetto alle prime dichiarazioni. I permessi c’erano o non c’erano? Dalle sue ultime dichiarazioni direi di no, quindi perché inizialmente ha dichiarato diversamente?

3- L’immobile è in locazione, per legge il contratto di locazione deve contenere la descrizione esatta dell’immobile. Se è un porticato come Lei sostiene e non un locale chiuso, perché non mostra il contratto di locazione? La Veranda come è indicata? Quanti i metri quadri complessivi compresi nel contratto?

4- Nel suo comunicato lei dichiara che “se, invece, decidessi di fare opposizione ad un eventuale provvedimento del Comune, mi troverei ad aprire un contenzioso, che mi renderebbe incompatibile con la carica di Sindaco ai sensi dell’art. 63, comma 1, punto 4) Decreto Legislativo 267/2000. È questo il tranello organizzato da Belotti e dalla Lega per togliermi di mezzo. Per questo motivo, prima ancora di chiarirne la natura, ho deciso di riportare subito il pergolato alla situazione precedente.” Ma se è regolare come ha sempre sostenuto, e come Lei afferma non c’è ancora alcun verbale che le contesta alcunchè, perché demolisce tutto?

5- Infine Lei dice di voler demolire tutto per evitare il tranello dell’incompatibilità, ma è a conoscenza che il reato penale, se i lavori sono stati svolti effettivamente nel 2009, è prescritto e rischia solo una sanzione?

Sono certo che ne è a conoscenza, visto che per tutta la vicenda si è fatto assistere da dei legali, per cui perché demolire? Cosa vuole nascondere in tutta fretta?

Caro Candidato Gori attendo la risposta alle 5 domande!

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI