A sette anni dalla bocciatura del registro delle unioni civili decretata dal centrosinistra durante l'amministrazione Bruni, l'argomento torna al centro della discussione politica grazieal dibattito organizzato da Arcigay e Arcilesbica Bergamo con tutti i candidati sindaci che si sfideranno il prossimo 25 maggio. Rispetto a sette anni fa sono stati fatti passi in avanti in merito riconoscimento dei diritti civili nei confronti degli omosessuali. Non abbastanza secondo la comunità lgtb che ha chiesto impegni precisi ai candidati: mantenimento del tavolo contro l'omofobia, spazi ad hoc per ascoltare e per educare i cittadini contro le discriminazioni e appunto il registro delle unioni civili. Andrea Palermo (Bergamo cambia) Mirko Isnenghi (Rinasce Bergamo) Marcello Zenoni (Movimento 5 Stelle), Giorgio Gori (centrosinistra) e Rocco Gargano (Altra Bergamo) hanno espresso una posizione favorevole all'istituzione del registro. Non l'attuale sindaco Franco Tentorio, favorevole di principio, ma contrario in assenza leggi nazionali che regolamentino servizi e opportunità per le coppie di fatto.
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