• Abbonati
Atalantando

Da Schelotto a Livaja: quando la rete (internet) si trasforma in un autogol

Sono sempre di più i giocatori, anche atalantini, che hanno deciso di far diventare la propria vita, sportiva e spesso anche privata, una sorta di reality grazie ai social network. Una scelta spesso controproducente.

Andare in rete può diventare un autogol, se la rete in questione è quella di internet. Il caso Livaja scoppiato dopo la partita tra Atalanta e Verona (LEGGI QUI) è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di episodi controversi legati al web che hanno riguardato personaggi del calcio italiano, e bergamasco, soprattutto giovani.

Promesse del pallone che hanno deciso di trasformare la propria vita, sportiva e spesso anche privata, in una sorta di reality per mezzo di social network di ultima generazione quali Facebook, Twitter e Instagram. Che tutti possono guardare e commentare.

Il "campione" in questo campo è Mauro Icardi. L’attaccante dell’Inter ha messo a nudo (è proprio il caso di dire) sul web le sue azioni lontano dal terreno di gioco, in particolare quelle riguardanti la bollente relazione con Wanda Nara. Non passa giorno che il calciatore argentino non pubblichi foto sul proprio profilo Instagram, in cui spesso è immortalato in atteggiamenti equivoci con l’ex moglie di Maxi Lopez, oppure in compagnia dei giovani figli di lei. Una scelta che lo ha portato a diventare, oltre che un pessimo esempio per i ragazzini che seguono questo sport, uno dei personaggi più controversi della Serie A, con insulti e critiche in ogni stadio per quel suo atteggiamento da spocchioso.

Ma anche a Bergamo non mancano esempi simili. Il pionere nerazzurro del mondo di internet è stato Matias Ezequiel Schelotto. Il Galgo, grande appassionato di Facebook, fin dal suo arrivo a Bergamo scelse di condividere sul social network la propria esperienza con la maglia nerazzurra.

E se nei primi mesi, grazie al suo ottimo rendimento in campo, venne ricoperto da apprezzamenti, le ultime settimane atalantine si trasformarono in un incubo. In particolare quando Schelotto iniziò a far capire le sue intenzioni di lasciare Bergamo per approdare all’Inter, con messaggi d’amore verso la squadra milanese e le foto della casa acquistata sul lago di Como. Fino alla rottura definitiva con squadra e tifoseria, che lo costrinsero lontano dal campo per due mesi prima del passaggio all’Inter. 

Un altro amante del mondo virtuale è l’ultimo arrivato a Zingonia, Ruben Bentancourt. L’attaccante uruguiano pubblica ogni giorno su Facebook foto e frasi per raccontare la propria vita a Bergamo. Situazioni e pensieri personali, ma comunque innocenti.
Di tutt’altro tono rispetto a quanto combinato da Marko Livaja. La discussa foto del pranzo in un ristorante (LEGGI QUI) durante Atalanta-Milan dello scorso gennaio (non era stato convocatoto per un virus intestinale), che fece storcere il naso ad alcuni tifosi nerazzurri che lo seguono sul social network, fu solo l’antipasto.

L’ormai nota frittata combinata dal croato dopo la partita contro il Verona, con i pesanti insulti e le successive scuse, in attesa di capire se la società deciderà di intervenire con una sanzione, rischia di sancire la definitiva chiusura della sua pagina atalantina. Ma non di quella Facebook.  

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Generico
Mercato
Barreto su Twitter ufficializza l’addio: “Continuare con l’Atalanta? Sembra di no”
L'italoargentino Ezequiel Schelotto
La disavventura
Schelotto, notte di fuoco con l’ex fidanzata Lei finisce in ospedale
Livaja zittisce i propri tifosi
Il caso
Lo sfogo di Livaja: “Italiani bastardi”, poi si scusa: “Perso la testa”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI