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Lettera a terzi

Il sindaco di Bonate: “Non cali l’attenzione sull’inceneritore di Filago”

Il primo cittadino di Bonate Sotto Livio Mangili scrive all’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi per sottoporle la questione dell’inquinamento ambientale nell’Isola Bergamasca: sotto accusa finisce ancora una volta il termo distruttore di Filago.

Con una lettera indirizzata a Claudia Terzi, assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, e ai sindaci dei Comuni dell’Isola Bergamasca, il sindaco di Bonate Sotto Livio Mangili ha rialzato il livello di guardia sulla questione dell’inquinamento ambientale nella zona.

Nello specifico il riferimento è all’ampliamento del termodistruttore di Filago, operazione verso la quale il Comune di Bonate Sotto aveva espresso, tra febbraio e marzo del 2013, forti preoccupazioni, le stesse già evidenziate dal Comune di Madone, in merito alla condizione ambientale dell’Isola e alla necessità di “ripensare in modo del tutto nuovo il tema della programmazione territoriale relativa agli insediamenti produttivi a rischio per l’ambiente e per i cittadini, promuovendo una corretta pianificazione degli impianti di termodistruzione già presenti in numero rilevante sul territorio dell’Isola Bergamasca, nonché promuovendo una diversa e più razionale politica di riutilizzo dei rifiuti, con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni Comunali interessate, della Provincia di Bergamo, dell’Asl di Bergamo, della Regione Lombardia, e non limitandosi a delegare le decisioni alla sola Amministrazione Comunale sul cui territorio insiste o insistono l’impianto o gli impianti”.

Se da una parte, però, c’era l’opposizione convinta di Madone e del sindaco Maurizio Cavagna, dall’altra Filago e Bottanuco avevano dato il proprio consenso all’ampliamento della struttura anche se, in cambio, chiedevano certezze sull’abbattimento delle emissioni e sulla disponibilità dei dati riguardanti le sostanze inquinanti liberate nell’aria.

A Bottanuco Diego Pagnoncelli e Federico Corbetta, consiglieri di opposizione rispettivamente di “Generazione Giovani. Bottanuco e Cerro” e di “Per il tuo Comune. Forti insieme”, diedero allora vita al comitato “No inceneritore” capace di raccogliere 1.200 firme tra la cittadinanza: firme presentate in Comune per la richiesta di indizione di un referendum, poi respinta dal consiglio comunale.

Nel luglio del 2013, un po’ a sorpresa, Legambiente non si dichiarò contraria all’ampliamento del termovalorizzatore, convinta dall’installazione di sistemi per la riduzione delle emissioni proposta dai tecnici del Consorzio ATS, gestore dell’impianto, e dai dati forniti dagli esperti: una decisione molto criticata soprattutto dal consigliere regionale bergamasco del Movimento 5 Stelle Dario Violi.

“La nascita di comitati di cittadini contro l’ampliamento del termodistruttore – si legge ancora nella lettera inviata all’assessore Terzi – e la crescente preoccupazione della popolazione in merito alla situazione generale dell’inquinamento dell’Isola, rafforzano la mia convinzione della necessità di non far calare l’attenzione sulla questione. Ritengo quindi ancora attuale e utile l’instaurazione di un tavolo di lavoro permanente o di un comitato scientifico qualificato permanente, che benefici dell’apporto indipendente di professionalità dell’ARPA, dell’ASL, dell’Istituto Tumori di Milano, di esperti di sicurezza ambientale, di igiene e di viabilità, per tendere ad una garanzia di sicurezza globale. Rinnovo l’invito alle Amministrazioni attuali e future dell’Isola – conclude il sindaco Mangili – nonché all’Assessore Regionale competente a sostenere questa opportunità per meglio tutelare la salute dei nostri concittadini”.

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