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La manifestazione

Leghisti bergamaschi al fianco dei secessionisti “Uniti per l’indipendenza”

C'erano anche centinaia di bergamaschi alla manifestazione organizzata dalla Lega Nord a Verona per protestare conto gli arresti di 24 “secessionisti” veneti. Dieci pullman sono partiti dalla provincia di Bergamo nel pomeriggio di domenica per raggiungere piazza dei Signori insieme ad oltre mille leghisti.

C’erano anche centinaia di bergamaschi alla manifestazione organizzata dalla Lega Nord a Verona per protestare conto gli arresti di 24 “secessionisti” veneti. Dieci pullman sono partiti dalla provincia di Bergamo nel pomeriggio di domenica per raggiungere piazza dei Signori insieme ad oltre mille leghisti arrivati dalle altre province del Nord. Presente tutto lo Stato maggiore del Carroccio, dal segretario federale Matteo Salvini al senatur Umberto Bossi, il presidente del Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Flavio Tosi.

«Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi: o tornano a casa subito e qualcuno chiede scusa o andiamo a tirarli fuori noi. Magari occupando le prefetture – ha detto Salvini – Liberi subito. Le galere sono fatte per i delinquenti e per i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia. Gli investigatori non hanno trovato nemmeno una fionda e sfido chiunque a chiamare carro armato quella ruspa spara supposte. Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola. La scelta della Lega è una scelta non violenta. Contrariamente a quanti la vorrebbero sotto terra noi vogliamo seppellire la Fornero sotto 500 mila firme”. 

LA LETTERA DI BELOTTI – “C’è grande carica – commenta il segretario provinciale Daniele Belotti, a Verona alla testa dei dieci pullman bergamaschi -. Abbiamo organizzato tutto in men che non si dica. L’atteggiamento dimostrato dai militanti è molto positivo”. Belotti ha scritto una lettera al direttore de L’Indipendenza, Gian Luca Marchi, indagato nell’inchiesta sui secessionisti veneti. Il titolo è inequivocabile: “E’ arrivato il momento del fronte unico indipendentista”. “Di fronte a questa pesante repressione borbonica non è possibile leggere ancora commenti antilega da parte di alcuni secessionisti, mossi più dall’astio per un trascorso magari non positivo all’interno del Carroccio che dall’ideale di libertà.  La Lega ha organizzato una manifestazione di sostegno degli arrestati domenica pomeriggio a Verona?

Ecco, sarebbe bello che vi partecipassero tutte le anime dell’indipendentismo veneto e non solo, con le loro bandiere e i loro simboli. La stessa cosa, anche a Vicenza al presidio di Plebiscito.eu. Facciamo vedere a certi magistrati, dall’accento non certo lombardo o veneto, che con il loro allucinante castello di accuse sono riuscite a fare un miracolo: compattare tutti i movimenti indipendentisti di Veneto e Lombardia. Per me il nemico non è quello che sta al mio fianco e che vuole il mio stesso obiettivo, la libertà, ma chi ho di fronte e che cerca di tenermi ancora schiavo di Roma. E’ così difficile da capire? Non mollate, non molliamo!”

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