L’Italia del Fisco divisa in otto aree: da "Rischio totale a "Stanno tutti bene", passando per "Metropolis", "L’industriale" e "Niente da dichiarare?". E’ la nuova mappa presentata in Senato dall’Agenzia delle entrate con l’obiettivo di migliorare l’efficenza sul territorio durante il recupero delle tasse.
Lo studio, per il quale sono state utilizzate 245 variabili raccolte da fonti ufficiali, non vuole essere nessuna scorciatoia statistica per criminalizzare le diverse aree, ma la volontà di comprensione di realtà complesse che richiedono una diversa risposta dell’amministrazione fiscale, anche in termini di servizi resi sotto forma di assistenza e comprensione dei problemi.
Si respira aria buona dalle nostre parti: la provincia di Bergamo, infatti, è finita nell’area "L’industriale" che, così come il gruppo "Stanno tutti bene", rappresenterebbe quella zona del Belpaese in cui la pericolosità fiscale è bassissima. A farci comagnia ci sono gran parte delle città del centro nord (la Lombardia, appunto, si divide tra "L’industriale" e "Stanno tutti bene"), quelle lontane dai grandi centri.
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