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Assessore regionale

Mantovani: “Anche la Lombardia merita la sua autonomia”

'Le regole di sistema: verso la Riforma Sanitaria Lombarda' è stato il tema del convegno che si è appena concluso alla Fiera di Bergamo e al quale hanno preso parte l'assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato di Regione Lombardia Maria Cristina Cantù, la quale ha aperto i lavori, il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Mario Mantovani.

‘Le regole di sistema: verso la Riforma Sanitaria Lombarda’ è stato il tema del convegno che si è appena concluso nella sala Caravaggio della Fiera di Bergamo e al quale hanno preso parte l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato di Regione Lombardia Maria Cristina Cantù, la quale ha aperto i lavori, il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Mario Mantovani e numerose autorità del mondo sanitario.

AUTONOMIA – Mario Mantovani ha parlato di regole sanitarie ma anche di politica economica. "Noi non siamo indipendentisti come qualche Regione vicina – ha detto – però sull’autonomia possiamo anche ragionarci visto che abbiamo delle Regioni autonome: perché non considerare anche Regione Lombardia una Regione che merita la sua autonomia? In modo tale che le tasse restino un pochino anche da noi e ci consentano anche di intervenire per far funzionare al meglio i nostri ospedali, i nostri servizi sanitari e questi per la nostra gente. Lo dico sul piano politico e perché ci credo".

RUOLO DELLA SANITÀ BERGAMASCA – Mario Mantovani sul piano sanitario locale ha comunicato una serie di dati significativi e che indicano l’importante ruolo che la sanità bergamasca ricopre in Lombardia. "Nel 2012 – ha fatto sapere – nei vostri ospedali abbiamo avuto 133.247 ricoveri e l’84 per cento dei ricoveri è stato erogato presso le strutture sanitarie con sede nella provincia". "Vuol dire – ha affermato con soddisfazione l’assessore – che i bergamaschi si fidano degli ospedali della loro provincia". Poi Mario Mantovani ha aggiunto: "Abbiano un numero di assistiti per patologie croniche che in provincia di Bergamo è di 489.400 cittadini. E’ un numero che fa riflettere: siamo al 44 per cento della popolazione generale, che naturalmente occupa il 77 dei costi rivolti al vostro territorio". LA CRONICITÀ NELLA RIFORMA SANITARIA – Quindi è entrato nel vivo di uno dei pilastri della nuova riforma sanitaria: la cronicità: "Occorrono ospedali – ha sottolineato – dove possono andare a lavorare anche i medici di medicina generale, per poter prender in carico anche i loro stessi pazienti. La cronicità allora non è più una prestazione, ma diventa una presa in carico. Prendersi in carico vuol dire prendersi cura". "E’ quindi evidente – ha chiarito l’assessore riferendosi ai numeri dei pazienti bergamaschi affetti da cronicità – che anche in questo territorio è necessaria una diversa e più efficace organizzazione dell’offerta per gestire la cronicità. Interventi che passano attraverso le prestazioni specialistiche ambulatoriali che hanno visto un incremento sia del volume sia della spesa e che incidono non poco sul totale della spesa sanitaria per tutti i residenti della provincia di Bergamo".

INTERVENTI STRUTTURALI – Mario Mantovani ha quindi concluso il suo discorso ricordando gli interventi strutturali, per i quali nel 2013 Regione Lombardia ha stanziato per la provincia di Bergamo quasi 27 milioni e mezzo di euro, a cui aggiungere 158 nuove assunzioni.

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