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L'analisi

Addio al secondo posto Foppa, per essere matura manca ancora qualcosa

Un solo punto conquistato nei due scontri diretti con Piacenza e Conegliano: le rossoblù di Lavarini quando c'è da fare sul serio scivolano. E il tie-break è stato ancora una volta amaro. Unica nota lieta del'ultimo weekend è stato il ko inatteso di Modena.

di Alberto Caprini

Addio secondo posto. La Foppa fallisce l’ultimo assalto utile per conquistare la piazza d’onore in regular season subendo un’altra rimonta pesante contro l’Imoco. Le rossoblù, in vantaggio di due set e sui binari giusti anche nel terzo, si spengono improvvisamente e lasciano strada a Lloyd e compagne che ringraziano e vendicano così la sconfitta dell’andata. Non sono bastati venti muri punto e un sostanziale equilibrio in attacco (32-31%, basso per entrambe) e ricezione: alla fine a pesare sono stati i venti errori in attacco, molti dei quali commessi nei momenti delicati del quarto e quinto set. Il punto conquistato è reso più dolce dal ko inatteso della Liu Jo Modena (rimaneggiata) a Frosinone, un tonfo che è costato anche un infortunio a Cardullo che potrebbe condizionare il finale di stagione. Le rossoblù hanno quindi rafforzato almeno il terzo posto in attesa delle ultime quattro giornate di regular season.

LA PARTITA – Per sconfiggere Conegliano, che veniva da otto successi consecutivi in campionato ma che ha nella ricezione un punto vulnerabile, occorreva innanzitutto servire con efficacia. La Foppa l’ha fatto ottimamente per due set in cui le venete hanno viaggiato su percentuali bassissime in ricezione perfetta, escludendo per lunghi tratti del match Barazza e Gibbemeyer dalle trame d’attacco e condizionando anche la precisione dei palloni indirizzati a Nikolova. Una Foppa capace di aggiudicarsi un primo set nato così così, tenuto in piedi dal muro (addirittura sette!) e strappato allo sprint per due errori delle venete proprio con Nikolova. Da lì prendeva slancio per un secondo parziale che resterà nella memoria del pubblico rossoblù come uno dei più apprezzabili della stagione, soprattutto per il gran lavoro di squadra in difesa con Blagojevic e soprattutto Merlo sfavillanti come non mai. Segnaliamo per ben due volte il PalaNorda in piedi ad applaudire le due squadre dopo scambi interminabili conquistati dalle nostre. Fino al 7-4 Foppa del terzo sembrava quindi la serata perfetta per cancellare Piacenza e centrare un successo prestigioso contro un’avversaria fortissima. Una volta registrata la squadra però l’Imoco ha iniziato a limitare i danni in ricezione e a proporre a sua volta un servizio più incisivo, un gioco d’attacco vario e diretto magistralmente dalla fuoriclasse Lloyd. Alla fine è stata proprio lei la chiave del successo, rendendo facile la vita alle compagne, con Nikolova che vinceva alla distanza la sfida con Diouf (a corto di fiato negli ultimi due set) e Barazza che si ergeva a muro nei momenti giusti. Un terzo set ribaltato con un parziale terrificante di 11-4, a cui faceva seguito un quarto combattuto ma vinto anche a causa dei troppi errori delle orobiche (9 solo in attacco contro i 2 dell’Imoco).

TIE-BREAK ANCORA AMARO – Al quinto la Foppa non riusciva a invertire la tendenza stagionale che la vede sempre soccombere. Conegliano imponeva subito un ritmo forsennato (4-8), le nostre trovavano le ultime energie fisiche e mentali per reagire (11-11) ma alla distanza pesavano di nuovo le incertezze in attacco, con due muri subiti da Blagojevic che finiva stremata dopo aver dato tutto. La firma beffarda era ancora ad opera della ex Barazza con un murone dei suoi. Pochi ma buoni.

PROGRESSI – “Il fatto di aver provato a raddrizzare il tie-break evidenzia che abbiamo fatto ancora un passettino in avanti – ha sentenziato Lavarini a caldo – certo che gli errori da metà partita in poi hanno pesato. E per quanto riguarda la classifica non la commento, dirò qualcosa solo a Ornavasso a fine ritorno.” Giusto sottolineare i progressi e la qualità nel gioco, la compattezza di squadra mostrata per più di un’ora. Manca però in questa fase della stagione sempre quel “qualcosa” per portare a casa dei risultati prestigiosi contro squadre, ricordiamolo, ben più attrezzate e partite con obiettivi più ambiziosi. La sensazione è che per sperare in un’impresa-scudetto la Foppa debba sempre giocare questi scontri diretti al 100%, con tutti gli elementi al massimo. Appena cala Diouf, o Loda, o semplicemente si inizia a difendere meno o sbagliare troppo in attacco, il divario emerge in modo evidente e agli avversari basta attendere l’errore per approfittarne e aggiudicarsi la sfida. Basterà un mese di tempo per quest’ultimo salto di qualità? La sensazione è che se non avverrà già quest’anno sia solo questione di tempo, sempre che il mercato estivo non riservi partenze eccellenti.

STUFI SU, LODA GIU’ – Tra le rossoblù da annotare un’ottima Stufi (53% e 4 muri). Molto bene anche la collega di reparto Folie, i cui colpi oltre che efficaci sono anche spettacolari per l’eleganza e la potenza con cui vengono eseguiti. Le centrali quest’anno sono garanzia di punti e Smutna (ormai titolare fissa da quasi due mesi) sta iniziando a servirle con maggiore continuità. Ancora sull’altalena Diouf, partita benissimo ma finita in riserva già a metà del terzo set. La sua autonomia in questo periodo è limitata ed è probabile che sia un normale calo di forma dopo nove mesi (contando anche la Nazionale) passati a randellare. Siamo certi che la rivedremo al meglio già ai playoff. Prova negativa invece per Loda che ha faticato in attacco (21%) e non ha garantito il consueto apporto anche in seconda linea. Una serata storta che ci può stare dopo un mese alla grande in cui si è caricata la squadra sulle spalle in più occasioni.

VERSO URBINO – La settimana della Foppa prevede un’amichevole contro Casalmaggiore giovedì al PalaNorda, dove vedremo in campo Tai Aguero che ha esordito proprio domenica. Si tratta di una tappa di avvicinamento alla prossima trasferta di Urbino. Dopo aver conquistato un solo punto in due partite è inutile sottolineare come nelle Marche ne serviranno assolutamente tre per rilanciarsi in classifica e consolidare il terzo posto.

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