• Abbonati
Trescore balneario

Ragazza bocciata: 7 mesi per conoscere i voti Il Tar condanna la scuola

Sette mesi e 126 marche da bollo da 25 centesimi per avere la copia della documentazione relativa all'anno scolastico della figlia al Lorenzo Lotto di Trescore: ora il Tar di Brescia dà ragione alla famiglia, condannando l'Istituto e il Ministero dell'Istruzione a pagare le spese legali.

Sono serviti sette mesi e 126 marche da bollo da 25 centesimi a una famiglia per poter avere la copia della documentazione e dei voti relativi all’anno scolastico della figlia.

Siamo a metà giugno 2013 e una studentessa del quarto anno dell’istituto superiore Lorenzo Lotto di Trescore viene bocciata. Per poter scegliere la strada migliore e decidere se rimanere nello stesso istituto o cambiare, i genitori richiedono la copia della documentazione relativa all’anno scolastico appena concluso con i voti delle interrogazioni e delle verifiche; la risposta si fa attendere una decina di giorni e lascia senza parole la famiglia in quanto il preside sostiene che la richiesta sia troppo generica e vada integrata. Il tempo stringe dato che incombono le scadenze per le iscrizioni dell’anno successivo, il padre definisce meglio la sua richiesta ma quasi un mese dopo sorgono ancora problemi: viene dichiarato che il Collegio docenti non ha competenze sulla valutazione degli alunni, la richiesta deve essere più precisa ancora indicando le discipline e il periodo interessato. In realtà la richiesta era molto semplice: i genitori volevano avere tutti i voti presi dalla figlia nel corso dell’anno scolastico e avere la copia di tutte le verifiche scritte.

A quel punto viene consegnata solo la documentazione con le comunicazioni alla famiglia, previa consegna di 5 marche da bollo per le fotocopie da 25 centesimi.

Quasi un mese dopo, alla metà di agosto, il padre riformula la richiesta cercando di essere più preciso e sottolineando l’urgenza dovuta alla chiusura delle iscrizioni per l’anno scolastico successivo. Non essendoci più stata risposta da parte della scuola, la ragazza viene iscritta in un altro istituto e i genitori presentano ricorso al Tar di Brescia. Il 4 dicembre la famiglia riceve una risposta dall’istituto che li intimava a passare a ritirare la documentazione richiesta, previa consegna di 126 marche da bollo da 25 centesimi.

Qualche giorno fa la sentenza del Tar condanna l’istituto e il Ministero dell’Istruzione a pagare le spese legali di 1.500 euro motivando: “La richiesta di ottenere copia degli atti è legittima e non indeterminata, lo studente ha diritto di prendere conoscenza delle valutazioni espresse dai docenti nei suoi confronti; tali valutazioni sono in numero definito e facilmente rintracciabili, bastando l’esame dei registri dei docenti stessi”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Cava Suriana
La sentenza
Bagnatica, il Tar stoppa l’espansione della cava verso il Cassinone
Il Tar di Brescia dà ragione a Sacbo su Montichiari
La sentenza
Montichiari, Tar di Brescia rimette in gioco Sacbo “Assegnazione irregolare”
Acqua
Il comitato
Aumento bolletta Uniacque I sindaci ricorrono al Tar “Rincari senza logica”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI