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La relazione

Piccola Industria, la sfida di Losma per competitività: “Rinnoviamoci ogni giorno”

Il presidente della Piccola Industria bergamasca detta le linee guida per il futuro nella sua relazione in occasione dell'assemblea annuale del Comitato: internazionalizzazione, innovazione e ricerca continua del miglioramento i punti chiave.

La sfida dei prossimi anni per la piccola industria bergamasca si gioca su internazionalizzazione, innovazione, ricerca continua del miglioramento, reti d’impresa, crescita in termini di dimensioni, valori, competenze, impegno e conoscenze: sono le linee guida dettate dal presidente della Piccola Industria di Confindustria Bergamo Giancarlo Losma in occasione dell’assemblea annuale del Comitato.

A un anno dal passaggio del testimone con Gianluigi Viscardi, ora presidente regionale della Piccola Industria, il numero uno della Losma ha chiesto un ulteriore sforzo alle piccole e medie imprese bergamasche: “Abbiamo capito che è mutato lo scenario nel quale fare impresa – ha sottolineato Losma nella sua relazione – e in cui valorizzare le caratteristiche tipiche delle imprese sane. Ciò che ci attende è una sfida complessa, combattuta su più fronti, perchè il mercato ha già stabilito nuove regole, decretando in modo spietato chi possa farne parte. Diventa quindi cruciale intervenire su alcune linee strategiche per la Piccola Industria, al fine di concentrare le energie sugli aspetti fondamentali”.

La “cultura d’impresa” invocata da Losma vede l’internazionalizzazione al primo posto: in un momento in cui il mercato interno è asfittico, chi riesce a trovare mercati esterni ha la possibilità di vivere. Internazionalizzazione che non può prescindere dall’innovazione, “perchè sui nuovi mercati – spiega Losma – dobbiamo arrivarci con i nostri migliori prodotti, con le nostre novità e con la nostra migliore organizzazione. Non si deve mai interrompere la ricerca del miglioramento continuo perchè essere competitivi significa rinnovarsi e pensare diversamente, ogni giorno”.

Il presidente Losma ha poi ricordato alcuni progetti varati negli ultimi anni dal Comitato che possono essere utili alle aziende per guardare con un po’ più di fiducia al futuro: valorizzazione degli asset intangibili, individuazione delle imprese eccellenti, introduzione di conservazione e di dialogo digitale si aggiungono ad una particolare attenzione che Confindustria Bergamo ha riservato alle Pmi, destinandogli specifiche deleghe e riconoscendogli diverse competenze portandole ad essere ampiamente coinvolte nelle progettualità del territorio.

I piccoli e deboli segnali di crescita, però, sono difficili da cogliere singolarmente e per questo Losma ha spinto su un tema, quello della rete d’impresa, che con una logica del beneficio comune e del mettere a fattor comune le conoscenze permette di gestire le nuove opportunità offerte dal mercato.

Altri aspetti fondamentali sono stati individuati nel credito, da intendere come strumento che accompagni l’impresa nella propria crescita in una logica di partenariato, e in un sistema pubblico che non sia ostile all’attività d’impresa ma la sostenga e ne comprenda il valore.

“È necessario che la visione strategica del futuro sia condivisa con le imprese, che il rapporto con il contribuente sia basato sulla fiducia ben amministrata, sulle semplificazioni e sugli incentivi per i soli contribuenti virtuosi, invece che sui controlli. Ma – ha concluso Losma citando un titolo del Mattino di Napoli del 26 novembre 1980 – occorre ‘Fare presto’: non c’è davvero più tempo, credo che tutte le forze della sana e costruttiva imprenditoria italiana debbano guardare al futuro e richiamare lo Stato affinchè crei e ripristini quelle condizioni che consentano di fare impresa in modo libero e consapevole”.

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