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Verso le elezioni

Seriate, Romano, Dalmine Intesa nel centrodestra, Forza Italia e Lega unite

Più il centrosinistra va in frantumi e più il centrodestra cerca di ricompattarsi per avere più chances alle prossime elezioni amministrative. Romano di Lombardia, Seriate, Dalmine: tre Comuni in cui Lega Nord e Forza Italia (e in parte anche il Nuovo centrodestra) hanno deciso di accantonare beghe e bisticci del passato in favore di un'intesa elettorale. Merito soprattutto del clima collaborativo tra le due segreterie provinciali, al lavoro per cercare di appianare le posizioni più contrastanti.

Più il centrosinistra va in frantumi e più il centrodestra cerca di ricompattarsi per avere chances alle prossime elezioni amministrative.

Romano di Lombardia, Seriate, Dalmine: tre Comuni in cui Lega Nord e Forza Italia (e in parte anche il Nuovo centrodestra) hanno deciso di accantonare beghe e bisticci del passato in favore di un’intesa elettorale. Merito soprattutto del clima collaborativo tra le due segreterie provinciali, al lavoro per cercare di appianare le posizioni più contrastanti. La stretta di mano definitiva su tutte le partite non è ancora ufficiale, ma l’obbiettivo dichiarato è presentarsi con un unico candidato, con un occhio al secondo turno.

La necessità di fare sintesi impone a Forza Italia qualche rinuncia sui nomi, controbilanciata dal sostegno leghista al sindaco di Bergamo Franco Tentorio.

SERIATE – Nella città dell’hinterland continua la tradizione leghista: il capogruppo Cristian Vezzoli cercherà di consegnare al Carroccio il quinto mandato di fila. Il centrosinistra sembrava aver raggiunto l’accordo sul nome del filosofo Piermaria Lupo Pasini, che ha però declinato l’offerta. Partito democratico e Patto civico schiereranno così due candidati: la certezza è Stefania Pellicano del Pd, le liste civiche non hanno ancora sciolto la riserva.

DALMINE – La Lega Nord ha messo le mani avanti: Fabio Facchinetti candidato sindaco. Forza Italia inizialmente non l’ha presa benissimo e c’è ancora qualche incertezza sul via libera. Il centrosinistra è invece spaccato addirittura in quattro: il Pd punta su Lorella Alessio, Patto civico su Valerio Cortese, Si cambia e Nostra Dalmine su Vincenzo Orlando, si attende il nome di Rifondazione comunista. Ai blocchi di partenza si presenta anche Il Movimento 5 Stelle con Manuel Steffenoni e inDalmine con Marco Cividini, che propone un programma vicino alle istanze del centrodestra. Un quadro molto complesso: avrà la meglio chi farà meno errori.

ROMANO DI LOMBARDIA – E’ la situazione più complicata a causa del braccio di ferro tra Forza Italia e Nuovo centrodestra. Il sindaco Michele Lamera, vicino agli alfaniani, non è gradito agli azzurri. Tra i due litiganti potrebbe spuntarla ancora la Lega Nord. Dalle ultime indiscrezioni sembra che sia stato trovato un compromesso sulla figura dell’assessore Paolo Patelli, nominato in Giunta in quota Carroccio. Nel centrosinistra invece è scontro totale tra il Partito democratico, che ha scelto da tempo Sebastian Nicoli, e l’ex segretaria provinciale Mirosa Servidati, sostenuta da due liste civiche.

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