E’ un paese sotto shock, Cene, dopo l’omicidio di lunedì sera che ha visto protagonista Isaia Schena, il 37enne che ha ucciso una donna rumena in un casolare della zona. In centro martedì mattina non si è parlato d’altro. Facce sconvolte e volti perplessi, quelli dei passanti. In pochi hanno voglia di parlare. Solo una signora, all’uscita di un bar del centro, si lascia scappare qualcosa: "Di lui preferisco non parlare – è il commento -, dico solo che proveniva da una brava famiglia. Suo padre vendeva mobili ed era una persona per bene, venuta a mancare qualche anno fa".
Isaia Schena è conosciuto da pochi a Cene. Abita con la madre in via Enrico Toti, in un casolare che ospita anche altri parenti. Tra cui Liliana, cugina dell’assassino, che non ha voglia di incontrare i giornalisti ma che non si sottrae alle domande, rispondendo dal citofono: "E’ stata una notizia che ci ha colti tutti di sorpresa – spiega amareggiata -, l’abbiamo saputo dai giornali. Isaia è un ragazzo buono e altruista, l’ultima volta che l’ho visto è stato sabato ed era come al solito allegro e tranquillo. Era fidanzato con una ragazza che abita poco distante da noi e lavorava per una ditta bergamasca di autotrasporti. Non ce l’aspettavamo proprio, è stato un fulmine a ciel sereno".
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