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Politica

Grillo “secessionista” La Lega Nord applaude: “Beppe dacci una mano”

Beppe Grillo apre alla secessione e la Lega Nord applaude. Dopo aver “conquistato” la Sicilia a nuoto come un novello Garibaldi il leader del Movimento 5 Stelle fa marcia indietro. Ecco cosa scrive sul suo blog: "Basta Roma, torniamo alla Repubblica di Venezia e al Regno delle Due Sicilie. Basta con questa "arlecchinata di popoli, di lingue, di tradizioni che non ha piu' alcuna ragione di stare insieme. Per far funzionare l'Italia e' necessario decentralizzare poteri e funzioni a livello di macroregioni".

Beppe Grillo apre alla secessione e la Lega Nord applaude. Dopo aver “conquistato” la Sicilia a nuoto come un novello Garibaldi il leader del Movimento 5 Stelle fa marcia indietro. Ecco cosa scrive sul suo blog: "Basta Roma, torniamo alla Repubblica di Venezia e al Regno delle Due Sicilie. Basta con questa "arlecchinata di popoli, di lingue, di tradizioni che non ha piu’ alcuna ragione di stare insieme. Per far funzionare l’Italia e’ necessario decentralizzare poteri e funzioni a livello di macroregioni. L’Italia – dice – non puo’ essere gestita, da Roma, da partiti inconcludenti". La Lega Nord applaude e invita a non sottovalutare quelle che per molti possono essere solo provocazioni. "Se ci dai una mano, non ci ferma nessuno", commenta il segretario del Carroccio Matteo Salvini anche se non si fida pienamente del nuovo alleato pentastellato e chiede a Grillo di dare prova di coerenza appoggiando il "referendum per l’indipendenza del Veneto" e sostenendo "lo statuto speciale per la Lombardia".

L’attenzione del leader M5S sembra rivolta ad attaccare il "sistema": Napolitano e’ "un signore di novant’anni decide le sorti della Nazione"; Renzi e’ "un imbarazzante venditore pentole che si atteggia a presidente del Consiglio e massacra di tasse e burocrazia" il Paese. Al di la’ delle ipotetiche divisioni del Paese (Grillo posta una mappa dell’Italia del 1494 nella quale appaiono, tra gli altri, la Repubblica di Siena, il Ducato di Mantova e addirittura il Marchesato di Saluzzo), l’operazione sembra destinata a distogliere l’attenzione dai problemi interni al Movimento.

Sabato prossimo, il 15 marzo, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti accogliera’ i primi cittadini cinque stelle ed aspiranti sindaci nella "citta’ ducale" in vista delle prossime elezioni amministrative. La riunione, gia’ marchiata come sovversiva dallo staff M5S, rischia di trasformarsi in un incontro di solidarieta’ nei confronti dei dissidenti recentemente espulsi. Pizzarotti, pero’, frena. "In questo clima di veleni – scrive su Facebook – ci sono voci che sosterrebbero che noi abbiamo creato delle liste di inviti. Nulla di piu’ falso. La partecipazione a questo incontro non c’entra nulla con la certificazione del Blog, e’ solo un momento per fare rete e condividere esperienze". A breve, tra l’altro, i senatori cacciati dal gruppo cinque stelle a Palazzo Madama potrebbero dare vita ad un proprio gruppo parlamentare. I numeri ci sono: ai quattro espulsi della prima ora (Mastrangeli, De Pin, Anitori, Gambaro), nelle ultime settimane si sono aggiunti altri nove (Orellana, Battista, Bocchino, Campanella, Bencini, Bignami, Mussini, Casaletto e Romani). Il totale raggiunge cosi’ 13 senatori, ai quali, secondo fonti parlamentari, potrebbero aggiungersi altri "dissidenti". 

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