"In tutta Europa qui ci sarebbe una fermata. A Bergamo no". Recitava così il cartello esposto dal consigliere comunale di Patto Civico Simone Paganoni all’esterno delle piscine Italcementi di Bergamo, uno dei punti chiave per gli sportivi bergamaschi. A far scattare la protesta è la mancanza di una fermata dell’autobus in prossimità della struttura utilizzata ogni settimana da centinaia di cittadini: "Ragazzi e ragazze sopratutto – sottolinea il consigliere, accompagnato da un gruppo di genitori -, che oggi per prendere un mezzo pubblico sono costretti a cercare altre fermate nelle vicinanze. A farci arrabbiare non è tanto la camminata, peraltro neanche troppo lunga, ma il fatto che la sera, e in particolar modo nelle ore più buie della giornata, non è il massimo delle sicurezza per dei ragazzi e delle ragazze muoversi da soli. Così, tanta gente rinuncia all’attività e molti genitori sono costretti a muoversi con l’auto per accompagnare e ritirare i figli prima e dopo le lezioni. Tutto questo perché il Comune non vuole ascoltare la nostra semplicissima richiesta".
"Il problema è davvero banale – continua Maurizio Acciardi, padre di una tuffatrice della Bergamo Tuffi – e la soluzione sarebbe semplice e chiara. Ma l’impressione è che qualcuno voglia isolare le piscine Italcementi. Ci piacerebbe capire il perché".
Meno pessimista l’ingegner Enrico Espinosa che una soluzione l’avrebbe anche trovata: "La linea 2 dell’Atb dovrebbe semplicemente allungare il suo giro – spiega -. Seicento metri in più di strada, circa un minuto aggiuntivo al viaggio solito. L’anziana che prende il pullman tutti i giorni potrebbe lamentarsi, è vero, ma quanti ragazzi e quante famiglie sarebbero soddisfatte con questa miglioria? Il cambiamento, inoltre, basterebbe farlo su alcune corse, non su tutte, magari tenendo conto degli orari dei corsi che si svolgono alle piscine Italcementi. Quando abbiamo parlato con l’assessore Ceci ci era stato pronosticato un ingente aumento delle spese per le casse del Comune, ma con un mio studio ho scoperto che i costi si alzerebbero al massimo di 4mila euro".
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