Le donne potranno indossare l’hijab, gli uomini il turbante: l‘International Football Association Board, l’organo legislatore del calcio, abbatte un nuovo muro nel campo della discriminazione approvando, nella 128esima riunione della sua storia, il cambio di regola che era stato sollecitato da una comunità sikh canadese e già sperimentato nel calcio femminile.
Sul tavolo della discussione c’erano anche altri temi caldi: si parlava di tripla sanzione, moviola ed espulsione a tempo ma per nessuno dei tre era prevista una decisione. In particolare sulla moviola in campo c’è ancora tanto scetticismo: ciò che manca, da questo punto di vista, è l’elemento tecnologico che possa permettere al gioco di continuare.
Un piccolo spiraglio, quantomeno nel campo della sperimentazione, per l’espulsione a tempo, sponsorizzata soprattutto dal presidente della Fifa Joseph Blatter. Un “no” dal Board, almeno momentaneo, per quanto riguarda l’abolizione del cartellino rosso in caso di fallo che eviti una chiara occasione da rete.
In vista dell’imminente Mondiale brasiliano, invece, è stata introdotta una regola importante: dal primo giugno sarà vietato mostrare scritte o immagini sotto la divisa da gioco.
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