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Sabato 1° marzo

Protesta degli animalisti: ‘No al nuovo allevamento di visoni al Parco Oglio’

Sabato 1 marzo gli attivisti di Animal Amnesty saranno in piazza dei Caduti del Lavoro a Capriolo, in provincia di Brescia, per protestare contro la possibilità che venga aperto un nuovo allevamento di visoni nel Parco Oglio Nord.

Sabato 1 marzo gli attivisti di Animal Amnesty saranno in piazza dei Caduti del Lavoro a Capriolo, in provincia di Brescia, per protestare contro la possibilità che venga aperto un nuovo allevamento di visoni nel Parco Oglio Nord. Pubblichiamo il loro invito. 

 

Sabato 1 marzo saremo a Capriolo e riempiremo la piazza principale del paese delle presenze degli animali sfruttati per la loro pelliccia.

Le immagini dei visoni porteranno alla luce gli orrori che si celano dentro le gabbie degli allevamenti. Daremo vita ad un presidio scenografico che coinvolgerà gli attivisti presenti nel luogo dove hanno sede i poteri che possono decidere della vita di migliaia di esseri, il municipio. Il Comune di Capriolo ha ricevuto una richiesta di apertura di un nuovo allevamento di visoni a poche centinaia di metri dal centro abitato e all’interno del Parco Oglio Nord, un parco fluviale all’interno del quale si trovano otto Siti di Importanza Comunitaria (SIC).

La richiesta non è stata al momento accettata per motivi procedurali: il Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune è stato approvato nel dicembre del 2013, ma di fatto non è ancora attivo.

Fino al momento dell’attivazione il comune non potrà approvare nessun tipo di richiesta e accordare permessi. Inoltre il PGT non prevede limitazioni di impiego dei terreni e degli immobili a destinazione agricola: nessun divieto quindi agli allevamenti di animali da pelliccia. Il rilascio dei permessi è solo rimandato, purtroppo. In Italia, a differenza di diversi stati della comunità europea, allevare animali allo scopo di produrre pelliccia è legale.

Sul nostro territorio sono attivi una ventina di allevamenti nei quali sono prigionieri circa 200mila animali. Gli allevamenti intensivi sono luoghi nei quali gli animali sono imprigionati per tutta la loro breve vita e privati anche dei più elementari diritti fino ad una morte violenta.

Il dolore fisico, le privazioni e lo stress portano gli animali alla pazzia. Va inoltre ricordato che l’allevamento di visoni ha lo stesso impatto ambientale di qualsiasi allevamento intensivo: l’alimentazione, le deiezioni, le carcasse degli animali sono un fattore d’inquinamento e una delle cause del cambiamento climatico. Partecipa alla nostra protesta ed aiutaci a bloccare l’apertura di un nuovo allevamento.

Per gli animali, per l’uomo, per l’ambiente". 

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