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Le reazioni

Chiusura del commissariato di Treviglio, “Ci stanno prendendo in giro”

La notizia della chiusura del commissariato di Treviglio ha sctenato l'indignazione del mondo politico e sindacale bergamasco. Il segretario generale regionale del SILP CGIL Lombardia Daniele Bena esprime "soddisfazione per le prese di posizione a sostegno del nostro appello da parte di importanti rappresentanti delle istituzioni e dei partiti politici a tutti i livelli".

La notizia della chiusura del commissariato di Treviglio ha sctenato l’indignazione del mondo politico e sindacale bergamasco. Il segretario generale regionale del SILP CGIL Lombardia Daniele Bena esprime "soddisfazione per le prese di posizione a sostegno del nostro appello da parte di importanti rappresentanti delle istituzioni e dei partiti politici a tutti i livelli. Di grande rilievo è l’impegno di personalità del mondo economico a partire dal presidente della BCC di Treviglio che ben sanno quanto sicurezza e legalità siano fondamentali prerequisiti per un sano sviluppo economico e sociale del territorio. E’ chiaro che il lavoro da fare per scongiurare la chiusura del Commissariato Treviglio è ancora lungo, siamo solo all’inizio e le procedure sono complesse perché riguardano decisioni che coinvolgono il territorio nazionale. Vedo però con piacere che si sta iniziando a comprendere che non è una questione che riguarda solo Treviglio ed i paesi della bassa bergamasca e che l’unico modo per tentare di ottenere risultati positivi che riguardano tutta la provincia sia quello che i diversi soggetti, pur con diversi ruoli, responsabilità e fedi politiche lavorino con spirito di squadra per ottenere risultati comuni. Quanto alla spending review, magica espressione che tutto giustificherebbe, ritengo non possa essere una spiegazione per tutte le scelte, in particolar modo verso un territorio come la provincia di Bergamo che di risorse per quanto riguarda le forze dell’ordine non ne ha ricevute neppure quando i tempi erano ben migliori!"

Anche la Lega Nord si schiera contro la decisione di Roma. “Le risposte che arrivano da Roma – dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo – alle richieste di avere più controlli e più agenti in Bergamasca sono la sopressione delle pattuglie di Alpini in città e nell’hinterland nell’ambito dell’operazione “Città sicure”, il forte rischio di vedere decine di agenti trasferiti a Milano durante l’Expo, e ora, come denunciato dai sindacati di Poliza, pure la chiusura del Commissariato di Treviglio. Tradotto, ci stanno prendendo in giro!”. “A questa intollerabile situzione – continua Belotti – si aggiunge il recente provvedimento “svuotacarceri” che rimette in libertà migliaia di delinquenti, pregiudicando così ulteriormente la sicurezza dei nostri territori. Non dimentichiamo anche l’inspiegabile divieto del Ministero all’uso delle mazzette segnaletiche e dello spray urticante che il Comune di Bergamo aveva richiesto prendendo come modello altri comuni, quali Torino, Milano e Brescia”. “A questo punto – sottolinea il segretario  provinciale – serve una presa di posizione di tutte le forze politiche e istituzionali non solo per opporsi alla chiusura del commissariato di Treviglio, ma anche per garantire a Bergamo più agenti. Al riguardo presenteremo a tutti i livelli istituzionali, dai comuni al Parlamento, passando per i consigli Provinciale e Regionale, una mozione volta a tutelare il presidio di Polizia di Treviglio e inoltre proporremo, alle segreterie provinciali delle altre forze politiche, l’istituzione di un gruppo di lavoro trasversale tra sindaci per trovare, nel frattempo, delle soluzioni in casa nostra, visto che da Roma continuano a prenderci in giro per la gioia di delinquenti e criminali”. Tra le varie proposte da mettere in campo, ci sono ad esempio gli “assistenti civici”, una sorta di volontari per la sicurezza voluti dal Comune di Bologna, che potrebbero trovare una stretta collaborazione con i numerosi corpi di Protezione Civile del nostro territorio i che dispongono già di mezzi con lampeggianti. Del resto in alcuni comuni della nostra provincia i volontari della Protezione Civile collaborano già con la Polizia Locale girando, con lampeggianti accesi, nelle vie del paese durante le ore notturne. Un servizio che, attraverso la Prefettura, potrebbe essere esteso e coordinato con i carabinieri e la questura.

Ecco la posizione di Giorgio Gori, candidato sindaco del centrosinistra a Bergamo: "I temi della sicurezza e della legalità hanno un posto di rilievo nel mio progetto. Sono temi sui quali i sindaci sono chiamati a svolgere un ruolo importante, fermo restando che il primo soggetto  ad esserne responsabile è certamente lo Stato.  Bergamo e la sua provincia soffrono di una storica  grave carenza di personale delle forze dell’ordine e questo fin qui è dipeso anche dalla nostra scarsa capacità di fare squadra e di chiedere con un’unica voce allo Stato le dovute risorse per la città e la provincia. In quest’ottica ritengo del tutto condivisibile l’appello del Segretario generale regionale del Silp CGIL Daniele Bena e garantisco il mio impegno per evitare la chiusura del commissariato della Polizia di Stato di Treviglio, presidio importante non solo per la bassa bergamasca ma anche per Bergamo e tutta la nostra provincia". 

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