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Politica e inchieste

Tangenti, chiesta l’archiviazione per il leghista Davide Boni

“E' finito un incubo durato 717 giorni”. Dopo oltre due anni di indagini il pm di Milano Paolo Filippini ha chiesto l'archiviazione per l'ex presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni nell'ambito di un'inchiesta per tangenti edilizie. Era l’aprile del 2012 quando Boni si dimise da presidente del consiglio sotto il peso delle accuse dell’architetto-faccendiere Michele Ugliola.

“E’ finito un incubo durato 717 giorni”. Dopo oltre due anni di indagini il pm di Milano Paolo Filippini ha chiesto l’archiviazione per l’ex presidente del Consiglio regionale lombardo Davide Boni nell’ambito di un’inchiesta per tangenti edilizie. Era l’aprile del 2012 quando Boni si dimise da presidente del consiglio sotto il peso delle accuse dell’architetto-faccendiere Michele Ugliola. Ai magistrati l’uomo aveva rivelato che a Boni, tra il 2005 e il 2010, quando era assessore, alcuni imprenditori avrebbero promesso, e in parte versato, delle tangenti per i rilascio della valutazione di impatto ambientale per l’apertura di un impianto di recupero rifiuti a Lonate Pozzolo e di autorizzazioni commerciali e urbanistiche per il recupero di aree industriali dismesse. «Sono 717 giorni che ho smesso di fare politica istituzionale, non dimentico che per quelle accuse infondate mi sono dovuto dimettere dalla presidenza del consiglio della regione più ricca d’Italia. E in tutto questo tempo non sono mai stato sentito dai piemme». Però, aggiunge, «in questo momento non ho acredine verso nessuno. È durata molto questa storia, troppo, ma va bene così. E quando ufficialmente sarà chiusa, sarò ancora più contento di adesso».

MOTIVAZIONI – «Pur rappresentando un elemento indiziario non trascurabile, l’accertamento» solo di alcuni riscontri, come i «reiterati incontri» di «natura triangolare» a «conferma di un tavolo in cui» l’intermediario «Michele Ugliola presenziava agli incontri tra politica e imprenditoria, di per sè non è sufficiente per affermarne un contenuto necessariamente illecito». Il pool del procuratore aggiunto Alfredo Robledo non se la sente dunque di andare a processo, e il pm Paolo Filippini chiede l’archiviazione delle ipotesi di corruzione mosse nel 2012 all’allora presidente del Consiglio regionale lombardo e assessore al Territorio 2005-2010, il leghista Davide Boni, al suo segretario Dario Ghezzi, agli intermediari Ugliola e Gilberto Leuci, agli imprenditori Luigi Zunino,  Gabriele Sabatini e Cinzia Cavenati, e alla consulente Monica Casiraghi.

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