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Bergamo

Per il cuore dei bambini I cardiologi raccomandano i cibi buoni per la salute

La cardiologa Roberta Rossini ha incontrato i bambini della scuola dell’infanzia per spiegare le principali norme di educazione alimentare e di fisiologia cardiaca ed è stata organizzata una gita ad un supermercato per una spesa “salvacuore”.

Cardiologia aperta ai bambini all’Ospedale di Bergamo. L’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha partecipato all’iniziativa “Cardiologie aperte”, campagna nazionale per prevenire e contrastare le malattie cardiovascolari e per sostenere la ricerca clinica, promossa in tutta Italia dalla Fondazione “Per il tuo cuore”.

Protagonisti del progetto i bambini della scuola dell’infanzia “S.Chiara” di Bergamo, che hanno incontrato gli specialisti del Papa Giovanni per imparare a mangiare meglio.

Basta entrare in qualunque supermercato per rendersene conto: le strategie di marketing fanno a pugni con le regole basilari di una corretta alimentazione, considerata tra le strategie vincenti per mantenere in salute il proprio cuore.

Vicino alle casse è disponibile un’ampissima scelta di snack ipercalorici, mentre sui ripiani più bassi degli scaffali, a portata di bambino, sono abilmente collocate merendine confezionate con l’immancabile sorpresa ispirata al personaggio dei cartoni animati del momento. Anche le offerte e le vendite promozionali raramente riguardano i cibi salutari, come frutta e verdura, a favore invece di cibi grassi e zuccherati. Sul fronte pubblicitario la situazione non è più rassicurante: nella fascia oraria compresa tra le 16 e le 19, quella destinata ai bambini, viene trasmesso uno spot di merendine ogni 5 minuti. E se negli Stati Uniti le reti Walt Disney dal 2012 non pubblicizzano più junk food, il cibo spazzatura trova sempre nuove vie, come sostiene un recente studio dell’Università di Yale, con una massiccia presenza sui social network e nei siti web preferiti proprio dai bambini.

Di fronte al potere incontrastato del marketing moderno, diventa difficile dire di “no” ai propri figli quando chiedono di comprare la nuova merendina reclamizzata o di fermarsi al fast food. È notizia di poche settimane fa la ricerca commissionata da una nota catena di supermercati in Gran Bretagna, secondo la quale il 52% dei genitori è in difficoltà nel far seguire ai propri figli una dieta più salubre anche a causa dei numerosi espositori di snack, caramelle e cioccolatini posizionati alle casse dei supermercati. Il 68% dei genitori dice di essere “tormentato” dai propri figli per l’acquisto di questi prodotti non salutari e due terzi ha ammesso che qualche volta, se non addirittura sempre, acquista snack alla cassa per i piccoli di casa.

E’ quindi fondamentale contrastare le strategie di marketing, insegnando ai bambini perché certi cibi fanno bene e certi no, quali si possono mangiare tutti i giorni e quali meno e spiegare loro i vantaggi che una sana alimentazione porta alla salute.

E’ con questo obiettivo che l’Ospedale Papa Giovanni XXIII ha aderito anche quest’anno all’iniziativa “Cardiologie Aperte” promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO).

A scendere in campo la cardiologa Roberta Rossini che ha incontrato i bambini della scuola dell’infanzia “S. Chiara” di Bergamo in due occasioni: nel corso del primo incontro il medico ha spiegato le principali norme di educazione alimentare e di fisiologia cardiaca, mentre il giorno successivo è stata organizzata una gita ad un supermercato per una spesa “salvacuore”, in cui i bambini hanno scelto i prodotti in base ai criteri della piramide alimentare appresi il giorno prima, imparando a resistere alle innumerevoli tentazioni.

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