Tra “utile idiota” e “inutile idiota” il centrodestra rischia di spaccarsi definitivamente. Anche a Bergamo. La replica di Angelino Alfano alla battuta di Silvio Berlusconi ("Alfano? Utile idiota della sinistra") pronunciata durante la chiusura della campagna elettorale in Sardegna potrebbe avere pesanti strascichi fino in Lombardia. La tensione tra gli esponenti dei due partiti è molto alta. Ad alimentare lo scontro sono anche le parole della coordinatrice degli azzurri lombarda Maria Stella Gelmini: “Inutili idioti vicino a Berlusconi? Forse Alfano si riferiva a se stesso. I suoi attacchi scomposti sono il riflesso della difficoltà in cui si trova Ncd, visto che a Palazzo Chigi andrà un premier che non ha mai nascosto la sua ostilità per le larghe intese. Su quali basi Alfano motiva la sua presenza?”
Oggi mancano le basi per impostare una trattativa tra le due forze politiche un tempo a braccetto sotto la bandiera del Popolo della Libertà. Potrebbero esserci conseguenze anche a Bergamo, dove il sindaco Franco Tentorio sta aspettando la stretta di mano tra Forza Italia e Ndc prima di ufficializzare la ricandidatura. Dalle parole del coordinatore bergamasco del partito di Alfano, Angelo Capelli, non è escluso che possa saltare tutto: “Anche in considerazione delle prese di posizione della coordinatrice Gelmini è chiaro che l’alleanza non è scontata – spiega -. L’atteggiamento di Forza Italia è inaccettabile. Non si può ritenere ininfluente , o peggio, irridere un alleato determinante. Comunque non c’è problema: abbiamo candidati in qualsiasi condizione e contesto. Non vogliamo partecipare a tutti i costi per vincere una partita quando nei fatti non c’è chiarezza e dignità”.
Capelli sottolinea i contenuti della proposta politica del Nuovo Centrodestra. “Noi cercheremo di fare la differenza sulle proposte. E’ chiaro a tutti che il nostro percorso è distinto e autonomo. C’è uno spazio enorme di elettorato che non si riconosce più in quello che è stato il passato. Troppe riforme non sono mai state attuate Doveroso ricordare che non sono mai state attuate. Nel governo ci staremo solo se sarà possibile. Alfano chiederà al governo Renzi di proporre iniziative, emettere decreti attuativi che permetterebbero una riforma del mercato del lavoro”.
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