Gennaio è solitamente il mese per il varo di nuove imprese. Il periodo non tradisce la sua caratteristica, come si rileva dai dati della Camera di Commercio di Bergamo. Nella settimana che va dal 20 al 26 gennaio, che prendiamo in considerazione, sono infatti 188 le nuove società che hanno debuttato. A fronte di questo dato però c’è la gravità di registrare ben 13 fallimenti in una settimana, con una media che supera due fallimenti al giorno se si considera che il periodo comprende anche un giorno festivo.
I FALLIMENTI
Nella settimana dal 20 al 26 gennaio 2014 hanno depositato istanza di fallimento: Immobit Srl di Bergamo; Recos Srl di Osio Sotto; Free Communacation Srl di Seriate; Finazzi Srl di Chiuduno; XelioX Srl di Medolago; Vivi & JJ Srl di Bergamo; Cheers Srl di Mapello; Uni-Trasporti Srl di Credaro; Electric & Consulting Group Srl di Romano di Lombardia; Robe Italia Srl di Bergamo; Edil Lago Srl di Caprino Bergamasco; Immobiliare R.S. Srl di Ghisalba; Eurogarda Costruzioni Srl di Bergamo. Un dato che accomuna molte delle tredici imprese che hanno dichiarato fallimento è il campo d’azione che è il mondo delle costruzioni.
LE CESSAZIONI
Le imprese che si sono arrese presentando domanda di cessazione al Registro Imprese della Camera di Commercio di Bergamo nel periodo 20-26 gennaio sono ventidue. Un dato che è elevato per essere il mese di gennaio. Chi intende chiudere un’impresa, solitamente lo fa a dicembre o a giugno, non all’inizio dell’anno. Ma questo dimostra come il nuovo anno non ha promesso bene e quindi queste 22 imprese hanno deciso di chiudere i battenti prima di doversi rassegnare ad un fallimento. Una nota a margine: delle 22 imprese, dieci erano attive nel campo dell’edilizia.
LE ISCRIZIONI
Le nuove imprese nate in Bergamasca, sempre dal 20 al 26 gennaio, sono 188. Una cifra che dimostra la grande effervescenza del mondo economico orobico.
L’ANALISI
Il bilancio, seppure largamente positivo, tra fallimenti-cessazioni e iscrizioni, mostra uno spaccato interessante. Delle tredici imprese che hanno dichiarato fallimento, cinque erano edili e altre tre legate al mondo del commercio di immobili o della realizzazioni di impianti. Tra le ventidue cessazioni, dieci erano attive nel campo edile. Ma la vera sorpresa sta nelle nuove iscrizioni: su 188 nuove imprese ben 27 sono ditte individuali che debuttano nel mondo della costruzioni. Quindi da una parte abbiamo una resa di ditte, per lo più società a responsabilità limitata, e dall’altra una polverizzazione di ditte individuali
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