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A dubai

Tre aziende bergamasche di elettronica in fiera negli Emirati Arabi

Lovato Electric Spa di Gorle, Marlanvil Spa di Ciserano e Imequadri Duestelle Spa di Urgnano partecipano con altre 62 aziende italiane alla Middle East Electricity di Dubai, in una missione organizzata da Anie Confindustria, in collaborazione con Ice Agenzia.

Lovato Electric Spa di Gorle, Marlanvil Spa di Ciserano e Imequadri Duestelle Spa di Urgnano sono le tre imprese bergamasche che partecipano con altre 62 aziende italiane alla Middle East Electricity di Dubai, in una missione organizzata da Anie Confindustria in collaborazione con Ice Agenzia. L’appuntamento fieristico è stato inaugurato nella mattina di mercoledì 12 febbraio dallo sceicco Hamdan Bin Rashid Al Maktoum al Dubai International Exhibition & Convention Centre.

La prestigiosa manifestazione fieristica costituisce una vetrina privilegiata per le aziende italiane delle tecnologie, che rappresentano l’eccellenza italiana dei comparti dell’Elettrotecnica ed Elettronica. Dall’Energia tradizionale alle Rinnovabili, dall’Illuminazione all’Automazione, dai Cavi alla Componentistica elettronica, le imprese italiane cercheranno così di intercettare la significativa e crescente richiesta di tecnologia presente negli Emirati Arabi Uniti, anche alla luce della recente assegnazione all’Emirato di Dubai dell’Expo 2020.

Organizzata in collaborazione con Promos Milano, la partecipazione fieristica anche quest’anno vede l’Ufficio Ice di Dubai, insieme ad Anie Confindustria, al coordinamento del Padiglione italiano. Distribuita su un’area espositiva di 1000 metri qaudri, con un incremento di 100 metri quadri rispetto all’edizione 2013, la Collettiva italiana è la più estesa per dimensioni tra i Padiglioni nazionali presenti, configurandosi come un luogo importante in cui dare adeguata visibilità alle tecnologie del ‘made in Italy’ più innovative.

Con un saldo della bilancia commerciale in attivo di quasi 60 Miliardi di Euro, le importazioni degli Emirati Arabi Uniti hanno registrato una crescita di sette punti percentuali nel 2012.

L’Italia, con una quota di oltre il 3%, si attesta settimo Paese fornitore assoluto e terzo a livello europeo. Con una crescita a due cifre (+16,5% rispetto al 2011), nel 2012 le esportazioni italiane verso gli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno toccato la cifra record di 5,5 Miliardi di Euro e secondo i preconsuntivi attualmente disponibili anche nel 2013 il trend dovrebbe confermarsi positivo.

L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, Metallurgia, Prodotti della raffinazione, Elettrotecnica ed Elettronica, che rappresentano una quota complessiva sul totale del 57%. La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati Arabi Uniti è altamente qualificata ed è rappresentata da oltre 300 società (ultima rilevazione disponibile da parte dell’Agenzia ICE).

Molte di queste società dispongono di una propria filiale (unità produttiva o branch office) e altre operano tramite agenti locali. Il totale delle esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso gli EAU, secondo i dati preconsuntivi 2013, è stato di ben 652,4 Milioni di Euro, con un peso del 66% dell’Elettrotecnica e del 34% dell’Elettronica. Nel dettaglio, i comparti dell’Elettrotecnica italiana che hanno generato più esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti nel 2013 sono stati la Produzione, Trasmissione e Distribuzione di Energia (169,3 milioni di euro), i Cavi (89,5 milioni di euro), gli Apparecchi Domestici e Professionali (78 milioni di euro), e l’Illuminazione (51,1 milioni di euro). Per quanto riguarda l’industria Elettronica, a risultare prevalenti nel 2013 sono state le vendite dall’Italia verso gli Emirati Arabi Uniti di apparecchi di Automazione e misura (124 milioni di Euro), di ICT (79,8 milioni di Euro) e Componenti Elettronici (12,9 milioni).

OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO PER LE IMPRESE ITALIANE

Ammonta a circa 155 Miliardi di dollari (oltre 100 miliardi di euro) l’investimento complessivo che i Paesi del Golfo prevedono nel settore dell’energia solare, con una capacità installata superiore a 80 GW entro il 2017, un comparto strategico per le aziende di Anie Confindustria. La nuova politica energetica degli Eau mira infatti alla ridefinizione del mix di generazione in un’ottica più sostenibile. Negli ultimi anni il forte sviluppo economico del Paese e il conseguente aumento della popolazione ha dato impulso a una crescente domanda di energia elettrica (a un tasso superiore al 5% medio annuo), e si prevede che nei prossimi cinque anni sarà necessario il raddoppio della capacità installata per venire incontro a questo fabbisogno crescente.

La Vision 2021 degli EAU ha quindi posto l’accento sull’obiettivo di creare un’economia basata sulla sostenibilità ambientale e la successiva Strategia d’Energia Integrata 2030 ha dato impulso alla realizzazione di progetti pilota volti a incrementare la quota sul mix di generazione delle energie rinnovabili (pari all’1% al 2020 e al 5% entro il decennio successivo). Date le caratteristiche climatiche e geografiche del Paese particolare attenzione è stata dedicata alla realizzazione di impianti a energia solare. Questo significa che il Paese necessita entro il 2020 di almeno 2000 MW di capacità installata da impianti a energia solare e 1.000 MW entro il 2030.

L’Autorità dell’Energia di Dubai (DEWA) ha annunciato la possibile introduzione di un meccanismo di incentivazione nel corso del 2014. In ambito rinnovabili sono attualmente in fase di realizzazione negli EAU i seguenti progetti: due parchi solari e il Solar Roof program per complessivi 500 MW. Sono invece in programma i seguenti progetti: il parco solare fotovoltaico Noon 1 (100MW), un aggiuntivo impianto solare per 40 MW e due impianti eolici per 30 MW ciascuno. Altro driver di sviluppo della presenza italiana negli Emirati Arabi è senz’altro costituito dai trasporti ferroviari ed elettrificati. Un progetto significativo nel settore ferroviario, di valore superiore a 100 Miliardi di dollari, sta impegnando i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC – Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar). Si tratta della costruzione di una rete ferroviaria che collegherà il Kuwait dal suo confine con l’Iraq alla città di Salalah nell’Oman meridionale, attraverso l’intera costa orientale della Penisola Araba, isole (Bahrein) e penisole (Qatar) comprese. Secondo i progetti, la ferrovia del GCC sarà composta da due linee parallele: la prima, di 1.970 km, attraverserà tutti i sei Paesi (collegando il Bahrein tramite un ponte); la seconda, di 1.984 km, si estenderà tra Kuwait, Arabia Saudita ed Emirati Arabi per finire in Oman. Nel corso del 2010 i Ministri dei trasporti dei Paesi GCC hanno approvato uno studio di fattibilità dell’intera rete che, secondo stime ottimistiche, sarà operativa già dal 2017. In seguito sono previsti progetti di lungo periodo per estendere la rete ferroviaria dalla Penisola Araba a Giordania, Siria e Turchia. Successivamente la rete si dovrebbe allargare ulteriormente fino a collegarsi con i sistemi ferroviari di Europa ed Asia, tramite l’accesso alla Turchia. Per completare un tale ambizioso progetto i sei Paesi GCC stanno sviluppando programmi di modernizzazione delle rispettive infrastrutture. A metà 2013 gli EAU hanno dato impulso alla seconda fase del piano di sviluppo della rete, annunciando la costruzione di una linea ferroviaria che collegherà Khalifa – il nuovo porto di Abu Dhabi – con il porto di Dubai Jebel Ali, raggiungendo poi l’oasi interna di al-Ain e toccando infine i confini con l’Arabia Saudita. La terza fase del progetto appare ancor più ambiziosa con la realizzazione di un collegamento fra l’Emirato di Fujairah, caratterizzato da un territorio montuoso, e l’Oman.

I 1.200 Km di linee previste dovrebbero essere realizzate entro il 2018.

“Le 65 aziende italiane presenti a Middle East Electricity coprono, con prodotti di assoluta eccellenza, l’intera gamma di offerta specializzata nel settore – ha sottolineato l’Ambasciatore d’Italia negli EAU, Giorgio Starace, presente all’inaugurazione insieme al Direttore dell’Ufficio Ice di Dubai Ferdinando Fiore -. Si tratta di un’offerta per la quale lavoreremo, affinché venga sempre più intercettata dalla grande domanda degli EAU. Una domanda destinata a crescere anche in vista di EXPO Dubai 2020 e degli straordinari progetti di sviluppo edilizio ed industriale ad essa connessi”.

“La posizione geografica degli Emirati Arabi Uniti è strategica – ha dichiarato Andrea Maspero, Vice Presidente Anie per l’Internazionalizzazione – perché si pone come un ponte tra tre continenti: la nostra Europa, l’Asia e l’Africa. Nell’attuale scenario economico globale, il Medio Oriente rimane uno dei mercati più promettenti, grazie ai forti investimenti in ambito infrastrutturale e ai crescenti consumi da parte di privati. Quale migliore palcoscenico, allora, per il debutto e il consolidamento della presenza delle aziende italiane delle tecnologie sui mercati esteri, al momento ancora di salvezza a fronte di un mercato interno fragile”.

“ANIE Confindustria supporta in modo fermo e convinto la partecipazione delle aziende italiane alla Middle East Electricity, evento fieristico che ci vede protagonisti da qualche anno con l’importante supporto di ICE Dubai – ha concluso il Vice Presidente Maspero – Il made in Italy ha senz’altro il know how necessario per fornire le tecnologie d’eccellenza di cui i mercati globali hanno bisogno: è questo il concetto che vogliamo sottolineare, anche in questa importante occasione”.

ANIE CONFINDUSTRIA

Anie Confindustria, con quasi 1.200 aziende associate e circa 425.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 63 miliardi di euro (di cui 29 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad Anie Confindustria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.

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