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Politica

Tsipras a Roma, Gabanelli: la strada giusta per Sel e la sinistra

Alexis Tsipras, leader di Syriza, candidato alla guida della commissione europea, è arrivato a Roma e al Teatro Valle ha spiegato la sua posizione politica, contro le destre, altenativa a Renzi, alternativa a Grillo. Il congresso nazionale di Sel ha scelto proprio il 39enne ateniese come leader per l'Europa. Ecco il commento di Clementina Gabanelli, delegata di Bergamo al congresso.

Alexis Tsipras, leader di Syriza, candidato alla guida della commissione europea per la "sinistra", è arrivato a Roma e al Teatro Valle ha spiegato la sua posizione politica, contro le destre, contro Merkel, altenativa a Renzi, alternativa a Grillo, e ha raccolto le prime adesioni, tra queste Barbara Spinelli e Paolo Flores d’Arcais.

Qualche giorno fa il congresso nazionale di Sel con Nichi Vendola in testa aveva scelto proprio il 39enne ateniese come leader per l’Europa. 

E Clementina Gabanelli, delegata di Bergamo al congresso di Sinistra e Libertà, così commenta la scelta:

Il Congresso di Sel ha mostrato una vitalità che non era scontata.

Il perno della discussione, senza voler sottovalutare gli altri temi trattati, è stato il posizionamento in Europa; da subito si è notato che il cuore della platea congressuale batteva per Tsipras, il leader greco di Syriza.

L’orientamento preciso della base va letto come una richiesta di contrastare e superare le politiche neoliberiste che hanno mortificato l’Europa, politiche a volte condivise o non sufficientemente contrastate dai partiti socialisti europei.

Per chiarezza, tuttavia, è doveroso precisare che il Congresso non si è concluso con una adesione tout-court a una lista con Tsipras, bensì con l’approvazione, a larga maggioranza, di un ordine del giorno che impegna la dirigenza nazionale di Sel “all’avvio di un immediato confronto di interlocuzione” con tutti quei soggetti che oggi in Italia si prefiggono l’obiettivo di un’altra Europa ed in sostegno alla candidatura di Alexis Tsipras.

Ho condiviso questa soluzione perché la costruzione di un’Europa politica, non subordinata alla Finanza e quindi democratica, non è rinviabile e nello stesso tempo posizioni avanzate che recuperino i diritti, il sistema di Welfare che ha caratterizzato il continente europeo possono sollecitare “un balzo in avanti” ai partiti socialisti, recuperandone la nobile tradizione.

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