di Luciano Passirani
L’Atalanta è quella quasi vera. Formato casalingo, fortuna compresa che in questa stagione ci ha spesso assistito. Il Napoli è solo un bluff. Colantuono prima vince tatticamente. Decide di non giocare il primo tempo, rimanendo in attesa del Napoli, che non c’è. Alla stessa stregua Benitez è un bel mistero. Non incide, anzi lo fa solo in negativo. Il turn over è presunzione se lasci in panchina Higuain, Hamsik e Insigne. Tutto per la Coppa Italia. Mi sembra eccessivo. Benitez si dichiara convinto delle scelte fatte. Contento lui. Moratti al tempo dell’esperienza interista non lo aveva risparmiato arrivando all’esonero. Non credo starà zitto De Laurentiis. Questo Napoli non è da Champions, soprattutto il suo allenatore sembra smentire in Italia il curriculum di Liverpool e Valencia.
La vittoria dell’Atalanta rimarrà storica negli almanacchi, giustamente nessuno vorrà ricordare gli errori macroscopici dei difensori del Napoli in occasione dei tre gol.
Vince l’Atalanta, ancor più perde il Napoli. La sintesi dell’incontro è tutta in queste parole. Alla fine ha ragione Colantuono quando dice: "Partita ben preparata e ben interpretata dalla squadra". Ci stanno anche i sassolini che si toglie dalle scarpe: "Il riposo di Torino ha fatto bene a Denis e a Maxi Moralez".
Poco da aggiungere quando la vittoria arriva proprio dalla doppietta di Denis e dal terzo gol di Maxi. Casualità o fortuna? Ancor più errori dei difensori del Napoli, ma l’Atalanta è salva. "I sogni passano dai 40 punti" rammenta Colantuono. La classifica già permette a Marino di programmare il futuro con assoluta serenità. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire.
Il mercato invernale, quasi impalpabile, non ha migliorato niente. Non ha fatto nemmeno danni. La rosa rimane sempre numericamente esagerata. Scende l’età media con l’arrivo di Estigarribia e Bentancourt. Quest’ultimo ha dalla sua la giovane età, niente più per ora, visto che viene da un paio d’anni di quasi nullo impiego. Una scommessa che sembra non costare niente. Su Estigarribia già avevano scommesso Marotta e Conte, ci riprova Marino, tanto per tenere buoni rapporti o per convinzione. La risposta arriverà dal giocatore che da qui a fine stagione non può sbagliare ancora. Ammesso che Colantuono gli conceda qualche possibilità.
Poche prove di appello verranno dal Giudice sportivo. Troppi botti da parte dei tifosi della Nord, compreso il petardo che ha mandato all’ospedale un operatore televisivo. Non da meno la curva che ospitava i tifosi del Napoli. L’emulazione è sempre figlia della poca intelligenza. Ma i controlli agli ingressi dove erano?
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