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Caravaggio

Sparò al ladro, assolto Pirovano: sono contento Locatelli: rischio Far West

Un commerciante che uccise un ladro con due colpi di pistola è stato assolto. Una vicenda che continua a dividere l'opinione pubblica. Il leghista Pirovano: "Non c'è più sicurezza". La socialista Locatelli: "Affidiamoci sempre alla giustizia"

Uccise a colpi di pistola un ladro ed ora è stato assolto. Il fatto risale alla notte del 25 novembre del 2012: Angelo Cerioli, un commerciante di Caravaggio, si era svegliato sentendo rumori provenire dal suo negozio, al piano terra della sua abitazione. Quando si era affacciato aveva visto dei malviventi prendere a mazzate la vetrina, con l’intento evidente di entrare e rubare gli attrezzi da giardinaggio esposti. A quel punto aveva preso il suo revolver Taurus calibro 38 e aveva sparato dalla finestra in direzione dei ladri. Due colpi avevano centrato in pieno il quarantaseienne, uccidendolo.

Un episodio che divise l’opinione pubblica tra innocentisti, chi pensava che il negoziante avesse fatto bene a uccidere il ladro, e colpevolisti, chi la definiva come una reazione spropositata. Inizialmente accusato di omicidio volontario, accusa poi derubricata dal pubblico ministero a eccesso colposo di legittima difesa, Cerioli alla fine è stato “assolto perché non c’è la prova della sua colpa” dal giudice Vincenza Maccora.

Una vicenda che continua a far discutere e a dividere i pareri. Come quelli di due politici bergamaschi, il leghista Ettore Pirovano e la socialista Pia Locatelli. 

“Conosco personalmente quel commerciante e sono contento dell’esito del processo – commenta il presidente della Provincia, ex sindaco di Caravaggio-. La sua arma era detenuta legalmente e ha agito in un momento di agitazione, mentre si vedeva invadere la propria casa. Sono felice che il giudice abbia capito l’eccezionalità della cosa.

In generale io ho partecipato a tante riunioni sulla sicurezza -prosegue Pirovano-. Non si può più dire che gli organici delle forze dell’ordine presenti a Bergamo siano sufficienti. Non può essere vero, basta guardare quello che è successo mercoledì in pieno centro. Non possiamo più dire che non c’è emergenza. Svuotare le carceri non aiuta, anche solo a livello di sensazione epidermica. La gente si sente sotto assedio e i colpevoli escono di galera”.

"Se noi iniziamo ad accettare che la soluzione giusta sia quella di farci giustizia da soli, rischiamo di entrare in un tunnel senza via d’uscita -replica la deputata socialista-. Bisogna affidarsi al nostro sistema giudiziario. Crederci e lasciare che siano gli organi competenti a occuparsi di questi fatti. La mia è una valutazione di carattere generale ma che si sposa benissimo con quanto successo a Caravaggio. Consiglio sempre di evitare la giustizia fai da te, altrimenti ci potremmo ritrovare in una sorta di ‘Far West’, con numerose sparatorie, in cui non si riconoscerebbe più il confine fra legittima difesa e omicidio".  

 

Per un errore di interpretazione avevamo scritto "efficienti" invece di "sufficienti" circa le forze dell’ordine. Ci scusiamo con il presidente e naturalmente con le forze dell’ordine.

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