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L'intervista

Piccinelli: “L’incontro Renzi-Berlusconi premessa di un’intesa storica”

Il senatore di Forza Italia, Enrico Piccinelli commenta il dialogo tra il Cav e il segretario Pd e prova a spiegare, calandola su Bergamo, la bozza di nuova legge elettorale. Sulle amministrative cittadine: il nostro candidato è Franco Tentorio.

Enrico Piccinelli, senatore Pdl che ha scelto Forza Italia e Silvio Berlusconi, riferimento politico bergamasco di Maria Stella Gelmini, neo coordinatrice regionale degli azzurri, commenta l’incontro tra il Cavaliere e il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, incontro dedicato alla ricerca di una soluzione definitiva per la legge elettorale, ma che non ha evitato di suscitare polemiche soprattutto in parte del Pd e tra Beppe Grillo e i 5 Stelle.

Come giudica questo rendez-vous? 

Lo ritengo molto positivo: credo che Renzi abbia fatto una scelta giusta, anche se capisco che alcuni suoi compagni di partito abbiano digerito male la cosa: l’hanno cacciato dal Senato poche settimane fa e ora se lo trovano invitato nella loro sede con un ruolo importante per discutere di cose fondamentali per il Paese.

Lei crede che i due leader riescano a dare una svolta?

Io spero davvero che la "sintonia" tra Renzi e Berlusconi si trasformi in fatti concreti: se questo accadrà l’incontro si potrà definire molto più che positivo, addirittura storico.

Ci racconta un po’ il modello di cui si discute, magari applicandolo a Bergamo?

Premesso che la proposta definitiva non c’è ancora, quella di cui si parla, cioè il modello spagnolo modificato vedrebbe in Italia una serie di collegi, poco più di cento, in ognuno dei quali si eleggerebbero col sistema proporzionale (con sbarramento) circa 5 parlamentari, per un totale di 500 più una quota, un centinaio, come premio di maggioranza. 

Sarebbero dunque?

Sarebbero dunque collegi con 400 mila elettori, e Bergamo ne avrebbe due. Eleggerebbe così una decina di deputati.

Come si eleggono?

Su liste bloccate: ogni partito ne proporrebbe in ogni collegio 5.

E chi sceglie i 5 candidati per partito in ogni collegio?

Le segreterie politiche.

Dunque l’elettore non potrà scegliere ancora per chi votare.

No, ma succederebbe la stessa cosa con il tanto agognato Mattarellum. La possibilità delle preferenze, che non mi vede contrario per principio, non è presente in nessun sistema elettorale dei grandi Paesi.

Sembra che a questo punto il Cavaliere non voglia più l’election day il 25 maggio, addirittura si andrebbe al voto dopo il 2015. Che ne pensa?

Se come conseguenza di questo accordo ci sono le riforme che questo Paese attende da una vita si può aspettare di andare a votare, anche se noi siamo contrari al governo Letta, siamo all’opposizione non dimentichiamocelo. Ma se il rinvio delle elezioni è il prezzo da pagare per una riforma vera, allora lo pagheremo. Sarebbe contradditorio avviare un percorso di questo tipo e chiedere subito le elezioni. 

Questa legge vi impone di ri-allearvi col Nuovo Centrodestra, i vostri "parenti" separati?

L’alleanza col Nuovo Centrodestra è nelle cose già ora perché insieme governiamo la Regione Lombardia e altre realtà.

E come sono a Bergamo i rapporti col Ncd? C’è stata un po’ di maretta a proposito dell’assessore provinciale Pietro Romanò.

I rapporti sono buoni: la vicenda Romanò è del tutto particolare ed esula dal contesto nazionale, ma anche dalle sintonie che abbiamo qui.

Parliamo delle amministrative cittadine: non avete ancora il candidato, almeno non ufficialmente.

Il candidato ce l’abbiamo ed è il sindaco uscente Franco Tentorio. Deve solo sciogliere la riserva. Ma non abbiamo motivo di dubitare che si ricandidi.

Eppure è spuntato un nome nuovo, Luca Tiraboschi, state parlando con lui? 

Di sicuro Luca Tiraboschi è un personaggio importante, ma noi abbiamo il candidato. Andremo a parlare con lui per verificare se intende darci una mano, ma per prima cosa occorre capire se la sua disponibilità è stata solo una battuta o qualcosa di più.

Se Tentorio rivincesse, la squadra che l’ha accompagnato a suo parere andrebbe confermata?

Premesso che il numero degli assessori va ridimensionato per legge, la squadra nel suo complesso ha lavorato bene, anche se alcuni errori sono stati commessi. Andrà valutata complessivamente alla fine del mandato.

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