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Provincia

Sicurezza in Valseriana Appello dei sindaci: telecamere indispensabili

"Le telecamere sono indispensabili per la sicurezza della nostra valle". Lo stato della sicurezza nei territori dei Comuni di Ardesio, Clusone, Gorno, Oneta, Parre, Ponte Nossa, Premolo, Rovetta, Valgoglio e Vertova è stato al centro della riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal prefetto Francesca Ferrandino al quale hanno partecipato i sindaci e i responsabili provinciali delle forze dell'ordine.

"Le telecamere sono indispensabili per la sicurezza della nostra valle". Lo stato della sicurezza nei territori dei Comuni di Ardesio, Clusone, Gorno, Oneta, Parre, Ponte Nossa, Premolo, Rovetta, Valgoglio e Vertova è stato al centro della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal prefetto Francesca Ferrandino al quale hanno partecipato i sindaci e i responsabili provinciali delle forze dell’ordine. L’attenzione a un tema caldo come quello dei furti nelle abitazioni è tale che questo tavolo è solo il primo che vedrà coinvolti gradualmente tutti i 38 comuni della Valle Seriana. Gli aspetti principali che sono emersi riguardano gli interventi delle forze dell’ordine effettuati nell’ultimo anno e gli interventi, anche di natura preventiva, che saranno messi in campo nei prossimi mesi. A fronte di un aumento annuale medio del 10-15% dei furti alle abitazioni, gli interventi ad hoc dalle forze dell’ordine, quali i controlli capillari in zone strategiche, hanno contribuito a migliorare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini oltre che a fermare parte dei responsabili dei furti.

Basti pensare che nel solo 2013 le persone fermate a livello provinciale sono state circa 200, mentre 700 sono state le denunce; di queste ben 51 sono persone fermate nella sola val Seriana. Per quanto riguarda la sola valle, infatti, i 15 intercettati nell’ultimo mese di dicembre sono da ricondurre ad azioni di controllo effettuate proprio nel territorio seriano. Questi fermi hanno potuto confermare che le bande in azione, costituite da gruppi di 2 o 4 elementi, sono costituite dal 50% da cittadini italiani e dal 50% da cittadini stranieri. Gli interventi che gli amministratori chiedono alle forze politiche sono di tipo legislativo oltre che di supporto al territorio, come ricorda il sindaco di Vertova Riccardo Cagnoni, che chiede un’attenzione agli organi politici in questi termini. I sindaci, infatti, con la loro azione continua possono portare alla luce problemi di gestione e di carattere pratico, ma spetta poi agli organi competenti dello stato intervenire per garantire ai cittadini la sicurezza sul territorio. Tra gli interventi previsti per i prossimi mesi, oltre al continuare dei controlli nelle ore chiave della giornata da parte delle forze dell’ordine, è atteso un supporto degli agenti della Guardia di Finanza nelle ore notturne. Inoltre, il sindaco di Clusone, Paolo Olini, si è impegnato a coordinare un coordinamento locale delle varie polizie locali. Ma la novità principale è che il coordinamento dei sindaci, in comune accordo con la locale Comunità Montana, prevede di discutere riguardo al progetto di videosorveglianza della Valle Seriana. Per quest’ultimo progetto, costituito da una trentina di telecamere dotate di lettore ottico per targhe automobilistiche e poste agli ingressi della valle Seriana, restano da definire alcuni dettagli per l’attuazione definitiva, che si spera possa arrivare già da questa primavera. Fino ad allora, ma anche nel tempo a venire, la parole d’ordine tra sindaci, Comuni, prefettura e cittadini sarà senz’altro “comunicare”. La comunicazione infatti è essenziale per ricevere e far circolare il maggior numero di informazioni utili in primis alle forze dell’ordine. A tale proposito il sindaco di Parre, Francesco Ferrari, conferma che i propri cittadini, con le ronde avviate in questi ultimi tempi, non vogliono assolutamente sostituirsi alle forze dell’ordine, bensì aumentare un controllo sul territorio che considerano proprio e grazie a questo fornire dati utili per le indagini. Alla fine dell’incontro, che ha raccolto una soddisfazione generale dei sindaci per l’attenzione dedicata al tema dagli organi amministrativi provinciali, è ancora il prefetto Francesca Ferrandino a confermare come il lavoro di questo tavolo sarà improntato sempre più verso la comunicazione tra cittadini e amministratori locali perché questi ultimi sono il primo pezzo di stato che incontrano ed è da lì che deve nascere il primo passo verso un organizzazione provinciale.

Matteo Azzola

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