Le vie del Signore sono infinite. Ma i posti nei cimiteri no. Tra le vie da scegliere dopo la morte, ragionando in termini più pratici, non c’è più solo il funerale tradizionale. Da qualche anno, soprattutto nelle grandi città, sta spopolando la cremazione, ossia la pratica di ridurre, tramite il fuoco, un cadavere nei suoi elementi base (gas e frammenti ossei).
Un’alternativa molto gradita anche dalle amministrazioni comunali, alle prese con cimiteri ormai pieni e con grosse difficoltà di ampliamento. Proprio per questo motivo nel 2009 il Comune di Romano di Lombardia ha lanciato una campagna di incentivi per favorire le cremazioni delle persone defunte. Un’iniziativa accolta con successo dagli abitanti del paese della Bassa, che sempre più numerosi scelgono l’alternativa al loculo.
Con un rimborso di 250 euro emesso dal Comune destinato solo a chi non possiede tombe di famiglia con spazio libero) i romanesi che hanno scelto la via -eterna- della cremazione in cinque anni sono quasi triplicati, passando dagli 11 del 2009 ai 27 (su 135 decessi) dell’anno da poco concluso.
Una misura che ha permesso di risparmiare spazio nel cimitero cittadino e che il Comune intende portare avanti con decisione. Non solo, perchè l’assessore Paolo Patelli, come dichiarato al Giornale di Treviglio, pensa anche al primo forno della Bassa da realizzare proprio a Romano, anche se i costi sono molto alti: si parla di un milione di euro per completare l’opera.
A incidere sulla scelta della cremazione anche la crisi economica. A Romano, ad esempio, un funerale con cremazione costa in media 750 euro (sottraendo poi i 250 di incentivo comunale), mentre quello tradizionale -comprese le concessioni cimiteriali, può arrivare a costare il triplo.
Ma non solo il Comune di Romano sta puntando forte sulla cremazione. Per le strade della Bassa in questi giorni è comparso anche un cartello pubblicitario piuttosto insolito: “Cremazione resti mortali di salme indecomposte a soli 600 euro, tutto compreso: approfittatene”. Un annuncio accolto con molta superstizione e con tutti gli scongiuri del caso dai passanti.
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