I familiari, gli amici e i compagni di squadra di Simone Lorenzi possono tirare un grosso sospiro di sollievo: il 24enne, play-guardia dell’Azzanese Basket, domenica si è svegliato e ha parlato con i genitori. I dottori predicano ottimismo perché il ragazzo, due notti dopo l’incidente, è uscito dal coma poche ore dopo che gli sono stati sospesi i farmaci e ha prontamente ripreso conoscenza parlando con i genitori che gli sono sempre rimasti a fianco nella stanza dell’ospedale Bolognini di Seriate.
Simone Lorenzi ha tenuto col fiato sospeso per due interi giorni tutti i bergamaschi, sportivi e non, che per un momento hanno rivissuto assieme a lui il dramma di Piermario Morosini, il calciatore di Monterosso del Livorno morto sul campo di Pescara nell’aprile del 2012. Il cuore di Simone venerdì sera, durante il match di serie D tra la sua Azzanese Basket e il Pescate, si è improvvisamente fermato a causa di un arresto cardiaco pochi secondi dopo aver chiesto il cambio. Solo l’intervento provvidenziale dei medici delle due squadre e di un terzo dottore presente sugli spalti hanno salvato il ragazzo di Stezzano, con gli uomini del 118 che, una volta arrivati sul posto, hanno potuto constatare l’ottimo (e preziosissimo) lavoro compiuto dai tre poco prima.
Lorenzi era già stato fermato cinque anni fa per un’aritmia cardiaca sospetta che gli aveva fatto perdere un’intera stagione. Poi, grazie a una serie di esami medici approfonditi, aveva ricevuto l’ok per tornare in campo. "Sono stati momenti difficili ma ora possiamo tutti tirare un bel sospiro di sollievo" è il primo commento di Luca Nozza, patron dell’Azzanese Basket.
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