• Abbonati
Istruzione

Scuola, sul personale Ata dietrofront del governo: nessuna somma da restituire

Nuovo dietrofront del governo: sospesa anche la restituzione delle somme percepite dal personale Ata vincitore di concorsi: solo mercoledì la Flc Cgil, sia a livello nazionale che locale, aveva sollevato il problema.

La notizia era arrivata il 7 gennaio attraverso una nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca indirizzata alle direzioni scolastiche regionali. Parzialmente oscurata dalla notizia della richiesta a docenti e non docenti di restituire i 150 euro ottenuti nel 2013 grazie agli scatti di anzianità, la novità del 7 gennaio riguardava solo il personale amministrativo, tecnico e ausiliario vincitore di corsi/concorsi e che avesse ottenuto nuove posizioni professionali coi relativi aumenti di stipendio: a questi lavoratori  il Ministero dell’Economia e delle Finanze chiedeva la restituzione delle somme percepite, proprio in virtù delle loro “promozioni”,  a partire dal 1° settembre 2011.  

Anche in questo caso, come per i 150 euro degli scatti di anzianità, il Governo fa marcia indietro: “La FLC-CGIL, che mercoledì sia a livello nazionale sia a livello locale aveva espresso forte perplessità, esprime oggi soddisfazione per il risultato ottenuto”, spiega da Roma Tobia Sertori, segretario generale della FLC-CGIL di Bergamo. “Dopo aver lanciato lo stato di mobilitazione del personale ATA per la vergognosa nota del MIUR del 7 gennaio che imponeva la restituzione delle somme percepite dal 1° settembre 2011 al personale ATA che aveva acquisito, tramite corso/concorso, le nuove posizioni economiche previste dal CCNL, il Ministero ha comunicato che la richiesta di restituzione delle somme sarà sospesa. Quello che è successo denuncia la poca attenzione che il Governo ha avuto e ha sul mondo della scuola e sui chi la scuola la fa e la vive tutti i giorni. Non si può arrivare anche solo a pensare di chiedere ad un lavoratore che ha svolto tutte le attività e le funzioni richieste di restituire parte dello stipendio. Siamo alla distruzione dello Stato del diritto. Ora serve riprendere la marcia per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro. Non è possibile avere ancora stipendi dei lavoratori ATA di 1.000 euro”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Sertori (Cgil): "Nuova beffa in arrivo per la scuola"
Sertori cgil
Scuola, niente taglio da 150 euro: “Ma in arrivo c’è un’altra beffa”
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI