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Padova

Caterina, minacciata dagli animalisti perché elogia test contro malattie rare

Caterina Simonsen, padovana di 25 anni, combatte contro 4 malattie rare da una vita. Una vita che cerca di tenersi stretta. «Io sono viva grazie ai medici, ai farmaci. E grazie anche agli animali che sono stati sacrificati per trovare quei farmaci».

Caterina Simonsen, padovana di 25 anni, combatte contro 4 malattie rare da una vita. Una vita che cerca di tenersi stretta. «Io sono viva grazie ai medici, ai farmaci. E grazie anche agli animali che sono stati sacrificati per trovare quei farmaci». Così parla Caterina in un video per difendersi dai feroci insulti e auguri di morte da parte di estremisti animalisti. Caterina, infatti, giorni fa ha pubblicato su Facebook una sua immagine con in bocca il respiratore, di cui non può fare a meno se non per poche ore al giorno, e un foglio in mano, su cui aveva scritto: «Io, Caterina S. ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro». Sono bastate queste parole per farle piovere addosso, come riporta lei stessa sempre sulla sua pagina di profilo, «oltre 30 auguri di morte e oltre 500 offese». Mauro, per esempio, scrive: «Per me potevi pure morire a 9 anni, non si fanno esperimenti su nessun animale, razza di bestie schifose». Gli fa eco Giovanna: «Per me puoi pure morire domani. Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un’egoista come te». E via, tutta una serie di offese da parte di quelli che lei chiama «nazianimalisti», che la ragazza ha già inviato alla polizia postale, affinché prenda i provvedimenti del caso. Caterina si trova nell’assurda situazione di doversi quasi scusare di essere viva. E, ancora una volta, lo fa in Rete. Con due video su Youtube («Vi faccio vedere come si vive con le mie malattie»), con un hashtag su Twitter (#iostoconcaterina) e con un appello su Facebook, indirizzato al Partito animalista europeo, alla Lega antivivisezione e all’ex ministro Michela Vittoria Brambilla, affinché si dissocino dagli auguri di morte e intervengano.

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