La cooperativa Imiberg non ha rinnovato l’iscrizione alla Compagnia delle Opere di Bergamo. La disdetta ufficiale è stata inviata nei giorni scorsi. L’ente no profit che gestisce la scuola paritaria in via Santa Lucia ha deciso di uscire definitivamente dall’associazione imprenditoriale legata a Comunione e Liberazione. Nessun passo indietro. Si spezza così legame storico consolidato da intensi rapporti imprenditoriali, economici e politici. Entrambe nell’ultimo anno sono state coinvolte nell’inchiesta che vede protagonisti l’imprenditore Pierluca Locatelli, l’ex presidente della Cdo Rossano Breno, il suo vice Luigi Brembilla e, nelle ultime settimane, l’ex presidente della Regione Roberto Formigoni.
Gli inquirenti accusano Locatelli di aver eseguito lavori gratuiti all’Imiberg per 781 mila euro e donato soldi alla Cdo per avere via libera in Regione su appalti o concessioni come la discarica di Cappella Cantone. In totale circa un milione e mezzo di euro. In una recente intervista a L’Eco di Bergamo l’imprenditore di Grumello ha confermato e rincarato: “Per i lavori all’Imiberg, l’importo dell’appalto eseguito era molto più alto e il resto è stato regolarmente pagato. Ho donato quei 781 mila euro, ma diciamo che ho rinunciato all’utile di impresa e a poco altro. In più, in Imiberg i lavori li ho eseguiti, per la maggior parte, anni prima della richiesta di autorizzazione per Cappella Cantone. Comunque, credo che i lavori abbiano dato alla scuola un’immagine migliore e che ci sia stata una grande opera di recupero del complesso storico di via Santa Lucia che era letteralmente cadente. L’opera di ristrutturazione, eseguita da noi solo in minima parte, avrà un grande beneficio economico e di tutela immobiliare e storica anche per la proprietà”.
Lo scorso 6 dicembre i nuovi vertici della Compagnia delle Opere hanno rotto il silenzio con una presa di posizione senza precedenti. Nel testo vengono scaricate tutte responsabilità sulle spalle di Breno e Brembilla: “L’inchiesta coinvolge unicamente soggetti che, se i fatti fossero accertati, avrebbero agito a titolo personale, non l’Associazione, viepiù con finalità nemmeno lontanamente accostabili agli obbiettivi e principi cui si ispira la CdO”.
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