La federazione la mette ai margini, sostituendola con altre atlete, mentre il presidente del Coni Malagò la premia con la "medaglia d’argento al valore atletico". Continua così il paradosso che vede protagonista Greta Cicolari, l’atleta di Osio Sotto finita al centro di una querelle infinita con i vertici della Federvolley azzurra che, nonostante i grandi risultati ottenuti negli ultimi anni, ha deciso di "sbarazzarsi" di lei.
La bergamasca, assorbito il colpo, si dice "pronta a ripartire per un 2014 che sarà un vero e proprio anno zero. Perché – ha spiegato a BgNews – in questi ultimi tempi si è parlato troppo di quello che è successo fuori dal campo e non di quello che posso ancora dare sulla sabbia. E io sento di essere ancora nel pieno delle mie energie, sento che il mio sogno olimpico può diventare ancora realtà, come successo nel 2012, sento che assieme la mia nuova compagna posso ottenere degli altri ottimi risultati. Il suo nome? No, non lo posso ancora dire, è troppo presto. Tra poco inizieremo a lavorare insieme e sento che c’è una bella sintonia tra noi: già nel 2014 possiamo fare bene".
Il riconoscimento voluto da Malagò è stato una vera e propria luce per la bergamasca Cicolari dopo gli ultimi turbolenti mesi: "Ricevere quella lettera è stata un’emozione unica – ha confermato la pallavolista -, una sorta di piccola rivincita che mi sono potuta togliere nei confronti di chi ha avuto il coraggio di mettere in dubbio le mie doti sul campo. Ma ora mi sono messa alle spalle tutto, accuse e polemiche: cercherò di dare il meglio con la mia nuova compagna con la quale ho un progetto nuovo sostenuto completamente da alcuni miei sponsor".
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