“Serve una legislazione più vicina all’uomo. Chi deve scontare una pena non deve passare per forza dal carcere”. Parole di Annamaria Cancellieri, ministro dell’Interno in visita a Bergamo. L’ex prefetto ha visitato il carcere di via Gleno ed è stata ospite all’Università per un convegno organizzato dalla Fondazione Civis 2.0 di Alessandra Gallone. Di fronte a un attento pubblico formato da tanti studenti, il ministro ha parlato della situazione delle carceri italiane. “La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sanzionato l’Italia perché abbiamo molte carenze. E’ l’occasione per prendere coscienza del problema. Non dobbiamo fare nulla di nuovo rispetto a quanto scritto nella Costituzione. Purtroppo la realtà ci è sfuggita di mano negli ultimi trent’anni: è cambiata molto la popolazione carceraria, ci sono casi di malattie. E’ un mondo complesso pieno di luci ed ombre. Il problema andava affrontato in maniera seri con programma di mutamento culturale. Ho trovato persone di grande umanità, vogliose di realizzare un mondo migliore”.
Secondo Annamaria Cancellieri il principale problema non è il sovraffollamento, ma le leggi. “Abbiamo 47 mila posti carcere e abbiamo popolazione massima di 69 mila. Ci sono situazioni in cui c’è più spazio e altre no. Dobbiamo riequilibrare il gap. Nel maggio 2015 avremo 12 mila posti in più: dovrebbe dare risposta completa alle esigenze. A mio avviso però dovremmo intervenire sul fronte normativo: siamo sicuri che tutte le persone che sono in carcere ci devono stare?”
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