Non ci sono fiocchi e questa non è una collezione: I Pinco Pallino hanno presentato domanda di concordato in bianco. La casa di moda che crea e produce abiti per bambini e che ha sede ad Entratico si arrende alla crisi. Con un fatturato di circa 13.5 milioni di euro nel 2012, l’azienda era esposta a troppi debiti. La notizia arriva a pochi giorni dall’ingresso nella società, che fa capo al fondo Opera, della finanziaria Romed di Carlo De Benedetti. Il presidente della Cir aveva rilevato il 18% della società impegnata in un rilancio sull’Oriente.
La conquista del Far East era avvalorata anche dall’alleanza con Lunar Capital, un operatore di private equity che ha base a Shanghai, in Cina. Lunar Capital, attraverso la sua controllata Yeehoo (una catena cinese di abbigliamento per bambini con più di mille punti vendita in estremo oriente) nel gennaio scorso era entrata in I Pinco Pallino rilevando una quota del 20% circa.
Un epilogo triste per questo marchio di moda creato da Imelde e Stefano Cavalleri che tre anni fa avevano ceduto la casa di moda di Entratico per poi lanciarsi in nuove sfide imprenditoriali. Nella sede de I Pinco Pallino sono occupate 62 persone, da poco in Cassa integrazione straordinaria dopo un anno di contratto di solidarietà.
Nei prossimi 60 giorni, intanto, verrà preparato un piano con alcuni potenziali nuovi acquirenti che hanno già manifestato il proprio interesse: l’obiettivo è quello di traghettare il marchio verso una New.Co. che sia in grado anche di assorbire buona parte dei 62 dipendenti al momento in forza all’azienda di Entratico. Una svolta che, fanno sapere dall’azienda, si attende con fiducia nel giro di poche settimane.
© Riproduzione riservata
commenta