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La lettera

L’anziana mamma derubata: la mia odissea tra Questura e Comune

Il furto in casa alla madre ottantenne spalanca ad un lettore di Bergamonews la situazione di abbandono in cui vengono relegati i più deboli, con uno Stato sociale ormai allo sfascio e il personale delle forze dell'ordine ridotto per i tagli. Ecco la sua amara constatazione.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore di Bergamonews, Toni Bertuletti, che dopo il furto in casa all’anziana madre si scontra con il personale delle forze dell’ordine ridotto a seguito dei tagli e lo stato sociale ormai allo sfascio. 

 

Egregio Direttore di Bergamonews,

Nei giorni scorsi i soliti ignoti hanno fatto visita nella zona del quartiere Monterosso in città, nell’abitazione di mia madre razziando tutti i ricordi rigorosamente in oro, conservati gelosamente e accumulati nell’arco di 50 anni.

Il fatto peraltro, da quanto mi risulta, non ha avuto spazio sui media locali, ma non è un problema. Considerato il numero di furti che stanno accadendo in questi giorni… ce ne sarebbe per riempire un quotidiano intero. La cosa grave è che questi fatti accadono a danno di rispettabilissimi cittadini, spesso trattasi di persone anziane, indifese che tirano avanti con la minima, se hanno comunque qualche aiuto altrimenti non ce la fanno. Il giorno successivo mi sono recato nella sede della Questura di Via Noli per la denuncia dell’accaduto. Ho atteso il mio turno. Passeggiando per il corridoio leggo l’insegna dell’ufficio denominato di “pubblico soccorso”.

Dopo due ore di attesa vengo accolto con professionalità e cortesia dall’unico operatore, addetto a denunce, querele ecc. ecc.. Altre persone arrivate poco dopo di me avranno atteso anche di più. Mi chiedo se i responsabili preposti all’organizzazione del servizio siano al corrente delle lunghe attese che i cittadini devono affrontare, per altro già provati per gli eventi accaduti e con una sfilza di altre incombenze da sbrigare in breve tempo.

Domanda: Un operatore in più? Liberatomi da questa incombenza mi informo presso il comune circa la Serena Card, una polizza di assicurazione, completamente gratuita, che offre un aiuto concreto e immediato a chi ha subito furti in abitazione, oppure è stato vittima di scippo o di rapina. Mi viene risposto che non è più in essere e non è stata sostituita da altro sostegno similare.

Domanda: quali risposte alle persone più fragili che hanno subìto furti?

Pare proprio non ce ne siano. Ne morali ne materiali.

Ognuno deve arrangiarsi da se e contare sulle proprie forze.… anche se sei un over 80! Un segno anche questo che lo stato sociale sta inesorabilmente sparendo piano piano a scapito dei cittadini più deboli e indifesi. Tutti contro tutti … una lotta in cui ne hanno la meglio sempre furbi e disonesti (non diciamo ladri perché certi termini potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno) e per non soccombere sempre, dovremo facci furbi un pò tutti (non diciamo ladri che non sta bene!). Ognuno a modo proprio. Ognuno per quello che potrà.

Questa purtroppo è la strada che ci viene indicata.

Dopo tutto la direzione è nel rispetto della miglior tradizione italiana: evasione fiscale da 180 miliardi l’anno! Ma non lamentiamoci …siamo sempre meglio di Messico e Turchia che chiudono la lista. Mi viene in mente Bergamo candidata città europea 2019. I criteri che deve soddisfare il programma di una città candidata sono fondamentalmente due: la dimensione europea e la città e i cittadini.

Peraltro il motto dell’unione europea è “Uniti nella diversità”. Perdonatemi, ma c’è qualcosa che non mi quadra. Per quanto mi riguarda sarebbe già un successo riuscire ad essere un Capoluogo di Provincia.

Ma la strada anche qui mi sembra ancora in salita.

La ringrazio anticipatamente per l’ospitalità.

Toni Bertuletti 

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