“Non passiamoci sopra”. La protesta degli studenti per rivendicare una conquista dei loro predecessori: il sottopasso della stazione ferroviaria di Bergamo. Circa 300 ragazzi sono scesi in strada giovedì mattina per protestare contro la chiusura, dalle 7.30 alle 8.10, del tunnel che collega piazzale Marconi alle scuole superiori del polo Gavazzeni. Il corteo è partito alle 8 e la manifestazione si è concluso alle 9 in punto per permettere a tutti di rientrare in classe.
La serrata costringe gli studenti a circumnavigare lo scalo ferroviario come accadeva fino a cinque anni fa oppure a utilizzare le navette messe a disposizione da Centostazioni in collaborazione con Atb e il Comune di Bergamo. Il tempo di percorrenza è lo stesso, perché il traffico delle 8 non permette ai pullman di viaggiare veloci. I primi autobus sono rimasti vuoti, forse anche a causa della manifestazione che ha coinvolto tanti potenziali utenti. “Protestiamo perché siamo costretti a subire le conseguenze di lavori fatti male, programmati ancor peggio – urla nel megafono la rappresentante degli studenti -. Vogliamo far sentire la nostra voce perché il sottopasso è stata una conquista che va difesa. Potevano sistemare tutto durante il periodo estivo, avrebbero evitato i disagi. Invece si lamentano tutti e paghiamo solo noi”.
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