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Politica

Da Bergamo sferzata al Movimento 5 Stelle “Vogliamo decidere”

“Vi fate chiamare portavoce, ma di quali voci?” La battuta di un attivista sintetizza alla perfezione l'assemblea provinciale del Movimento 5 Stelle Bergamo, riunito a Zanica per discutere la linea politica. E' la giornata dei chiarimenti, del confronto faccia a faccia con i parlamentari, per la prima volta in Bergamasca dopo le elezioni.

“Vi fate chiamare portavoce, ma di quali voci?” La battuta di un attivista sintetizza alla perfezione l’assemblea provinciale del Movimento 5 Stelle Bergamo, riunito a Zanica per discutere la linea politica. E’ la giornata dei chiarimenti, del confronto faccia a faccia con i parlamentari, per la prima volta in Bergamasca dopo le elezioni. Il tema cardine è la partecipazione degli iscritti alle discussioni e alle decisioni prese a livello nazionale, quell’”uno vale uno” mai attuato fino in fondo a causa della mancanza di una piattaforma.

Il dibattito evidenzia la spaccatura netta sul metodo: chi invoca lo strumento per far votare i provvedimenti e le proposte dei parlamentari e chi invece su questo tema è più attendista. Il parlamentare Lorenzo Battista e Vito Crimi rappresentano le due anime del Movimento: il primo critico nei confronti di Beppe Grillo a causa della mancanza di democrazia, il secondo fedele alla linea del blog. Il M5S Bergamo è tra i precursori del processo decisionale partecipato con la creazione di Liquid Feedback, piattaforma sperimentata in molte province, mai adottata a livello nazionale. Inutile dire che, soprattutto dopo il caso scoppiato sull’abolizione del reato di immigrazione clandestina, i bergamaschi siano molto critici. Non tutti, ma buona parte.

“Se a breve non arriva una risposta sulla partecipazione non dico che me ne vado, ma quasi – spiega Paolo Locatelli – deve essere la priorità, altrimenti si perdono i contatti con i cittadini”. Il parlamentare Lorenzo Battista raccoglie al volo l’assist. “Questo strumento era stato promesso prima dell’estate e stiamo ancora aspettando. Ad oggi, cosa ci differenzia dagli altri partiti? Manca comunicazione tra noi e il blog, manca un piattaforma decisionale”. Un attivista dal pubblico disegna scenari apocalittici: “In questo modo si prende una strada che non sarà di democrazia”. Vito Cimi risponde nel merito, senza giri di parole. “Le difficoltà di partecipazione non sono tecniche, ma di modalità di rappresentanza: sapere chi vota. Ci stiamo lavorando, in fondo è solo quattro mesi che siamo a Roma. A mio avviso bisogna iniziare a lavorare dal programma del Movimento 5 Stelle, affidarci a quello”. Una risposta che soddisfa solo in parte il desiderio di “contare” dei bergamaschi, che più che dissidenti si possono definire proponenti, stimolanti. A Zanica Crimi ha fatto da parafulmine, ma il M5S Bergamo attendere risposte anche da Beppe Grillo e Casaleggio, per continuare a sperare in un Movimento che ha la sua forza nelle istanze provenienti dal basso (e dalla Rete).

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