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Il caso

Papa Francesco abbraccia ex prete bergamasco ora sposo novello

Nel corso dell’udienza del 25 settembre scorso, Papa Francesco ha benedetto gli sposi bergamaschi. Lui è un ex sacerdote che da poco si era sposato ad Assisi.

Ci sono dei gesti che sono profetici, che spalancano orizzonti inimmaginabili anche solo alcuni mesi fa. Sono i gesti di Papa Francesco. Come l’abbraccio e la benedizione del pontefice ad un ex prete bergamasco, ora sposo novello. Un gesto che rompre un tabù: i sacerdoti che lasciano. Nel corso dell’udienza del 25 settembre scorso, in piazza San Pietro a Roma, papa Francesco si è avvicinato alla coppia di novelli sposi bergamaschi e si è intrattenuto con loro benedicendoli.

C. e S. rispettivamente di 38 e 35 anni, di Oltre il Colle, dove gestiscono un’attività commerciale, si erano sposati ad Assisi quattro giorni prima. La scelta della città del “santo poverello” non era casuale. La loro profonda devozione a San Francesco e a Santa Chiara è il riferimento anche per lo stile di vita che hanno scelto gli sposi che hanno deciso di dare il nome della santa di Assisi alla loro bambini di tre anni.

A celebrare il sacro rito nella Cappella delle Reliquie della Basilica di Assisi è stato padre Gianmarco Arrigoni, originario di Seriate, parroco e guardiano del Protoconvento del Sacro Tugurio di Rivotorto.

“Da Oltre il Colle sono venuti tutti i nostri amici e parenti – racconta la neosposa – è stato bellissimo. Alcuni sono venuti in auto, per altri c’era la possibilità di un pullman”.

Quattro giorni dopo, il 25 settembre, l’incontro a Roma, con Papa Francesco. Un incontro fissato da maggio, quando i due avevano fatto richiesta alla Prefettura Vaticana di poter partecipare all’udienza in piazza San Pietro, tradizionale incontro che il Pontefice riserva anche per salutare personalmente i novelli sposi.

C’è stato anche un piccolo strappo al protocollo. Gli addetti vaticani al cerimoniale, notando i pantaloni bianchi della sposa avevano negato l’ingresso. Secondo le ferree regole vaticane la sposa davanti al Papa doveva avere lo strascico. Ma S., proprio per evitare sfarzi, aveva scelto un abito sobrio proprio in sintonia con lo stile “francescano”. Il neo marito bergamasco non si è dato per vinto, ha notato accanto a Papa Francesco monsignor Georg Gänswein, già segretario di Papa Benedetto XVI, e così a gran voce grida: "Prefetto, anche noi siamo novelli sposi. Ma non ci lasciano entrare perché la sposa ha i pantaloni invece della gonna!".

L’arcivescovo tedesco lo sente e chiede informazioni ai suoi collaboratori. Passa poco e si spezza il protocollo vaticano. Monsignor Georg fa un cenno di conferma rivolto verso i novelli sposi bergamaschi, fa aprire loro i cancelli e li avvicina al Pontefice.

Papa Francesco stringe la mano, ascolta gli sposi e benedice gli anelli. Gesti semplici e profetici che aprono uno spiraglio a quanti, nella sofferenza, lasciano il ministero e che per questo vengono esclusi da tutti quegli ambiti che riguardano l’annuncio e la formazione nelle parrocchie, per esempio: proclamare le letture, insegnare catechismo o religione in ogni grado di scuola. Il diritto canonico prescrive, inoltre, che il matrimonio di un ex sacerdote, che ha ricevuto la dispensa, deve essere sobrio e non troppo pubblicizzato.

Lo strappo alla regola questa volta non è dovuto ai due novelli sposi, ma al Santo Padre.

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