Una semplice partita di calcio, un contrasto in equilibrio precario e il ginocchio che fa crack. E’ questo il riassunto più breve e stringato della mia estate, passata tra una visita dall’ortopedico e l’altra, alla ricerca di un tutore e di un paio di stampelle.
A tradirmi è stato il legamento collaterale interno del ginocchio destro. La diagnosi ha subito parlato chiaro: lesione di terzo grado, quella più grave. Per mia fortuna, però, un filo del legamento è rimasto attaccato e questo mi ha evitato l’operazione. Così, mi sono dovuto subire due mesi di tutore rigido e tante, tante camminate con le stampelle.
Passati i due mesi le condizioni del mio ginocchio sono andate migliorando piano piano: prima ho ricominciato a camminare e poi, con l’aiuto di Massimo, un fisioterapista che opera a Trescore Balneario, ho ripreso la flessione dell’arto. Con tanta, tantissima fatica. E con tanto dolore.
Poi sono passato al lavoro in palestra. E sono tornato al centro Sportpiù di via Baioni, dove ad attendermi c’erano Gabriele e Ilaria: con loro ho iniziato a lavorare sul muscolo della gamba destra, diventato una vera e propria mozzarella dopo due mesi esatti di inattività. Tre i centimetri da recuperare per tornare al cento per cento, con un percorso non troppo lungo ma comunque faticoso nel quale ho deciso di buttarmi subito.
E la prima settimana di lavoro è passata liscia come l’olio tra pesi, camminate blande sui tapis roulant del centro e una giornata a faticare in piscina. Insomma, il recupero procede molto bene ma di strada da fare per essere recuperato del tutto ce n’è ancora un bel po’.
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