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L'accordo

Pemco Emails di Filago Affitto ramo d’azienda salva 27 lavoratori

Il Tribunale ha affidato alla Psp Italy srl l’affitto di ramo d’azienda della Pemco Email di Filago, ammessa nel dicembre 2012 alla procedura di concordato preventivo: salvi così 27 lavoratori su un organico di 60 mentre solamente un anno fa la prospettiva era quella di assorbirne solo 15.

Per ventisette lavoratori su un organico di sessanta il posto di lavoro è salvo: continueranno a lavorare anche dopo il 1° ottobre nello stesso stabilimento chimico di Filago dove oggi si trova la Pemco Emails, l’azienda specializzata nella produzione di smalti per l’industria di automotive e arredamento che nel dicembre 2012 era stata ammessa alla procedura di Concordato preventivo.

Mercoledì sera, dopo una trattativa sofferta, è stato siglato un accordo sindacale tra Filctem Cgil, Femca Cisl, Rsu, commissario liquidatore e con la PSP Italy srl a cui il Tribunale ha assegnato temporaneamente, tramite asta, l’affitto di ramo di azienda.

La PSP è una società costituita nel 2012, da principio di proprietà della stessa Pemco emails. Poi, il 1° agosto scorso, l’intera multinazionale, PSP compresa, è stata acquisita dall’americana Prince Minerals, a sua volta posseduta da un fondo di investimento.

L’affitto di ramo d’azienda, di cui già si parlava nel settembre del 2012 (coinvolgendo solo 15 lavoratori), era stato subordinato dal Tribunale al raggiungimento di un accordo coi sindacati, siglato, appunto, mercoledì sera.

La PSP si è aggiudicata l’asta per due anni impegnandosi a rilevare il ramo d’azienda Vitromail e ventisei (poi saliti a ventisette) lavoratori dei sessanta oggi in forza” ha commentato Valentina Cappelletti, segretario generale provinciale della Filctem Cgil. “Raggiungere l’intesa è stato molto difficile dal punto di vista tecnico ma anche da quello umano: è stato un accordo molto sofferto per i lavoratori. L’aspetto positivo dell’acquisizione consiste principalmente nel fatto che il soggetto che è subentrato ha la liquidità necessaria per sostenere immediatamente la continuità del ciclo produttivo e per investire in ricerca e sviluppo. Altro elemento che ha permesso di aumentare il numero dei lavoratori che resteranno al loro posto è stata la decisione di PSP di mantenere una parte della vecchia attività di ‘fusione delle fritte’ a Filago, mentre all’inizio sembrava che quella lavorazione potesse essere spostata in Belgio. Per i lavoratori non coinvolti dall’affitto di ramo d’azienda c’è la cassa straordinaria fino al 26 dicembre, dopodiché saranno messi in mobilità. PSP ha riconosciuto loro un diritto di prelazione per tre anni a fronte di future ipotetiche nuove assunzioni”.

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