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Musica

Il discomane

Diavolo d’un Brother Giober Play list rosso fuoco… e profuma d’inferno

Torna la play list della settimana ed è dedicata al diavolo nelle canzoni: segnalaci quelle che mancano. Il discomane invece segnala tra le nuove uscite un folgorante Nobody Knows, seconda prova di Willis Earl Beal.

OLTRE IL DISCO DELLA SETTIMANA (nuove uscite, album dimenticati, nascosti e meritevoli di menzione, oppure no)

Willis Earl Beal – Nobody knows **** Di lui so pochissimo. Pare che provenga da Chicago e sia alla seconda prova discografica… folgorante! Perché questo è un cantore della solitudine, delle stranezze, dell’obliquo. Le canzoni sono essenzialmente lente, compassate e la voce profonda, a volte lontana. Poche concessioni alla melodia, ma una capacità di colpire e sorprendere indiscutibile. Un po’ Anthony & the Johnsons, un po’ Tom Waits (senza vocione). Decisamente bello.

Earth Wind and Fire – Now, Then and Forever *** Di loro invece so molto perché ai tempi erano tra i miei favoriti. Dopo non so quanti anni e un tour estivo di cui gli amici mi hanno detto un gran bene, i “mitici” tornano con un nuovo disco, fatto in parte della riproposizione di alcuni loro classici e in parte di nuovi brani. Per quanto concerne i primi nulla di nuovo sotto il sole, salvo un duetto in After the Love Has Gone con Mario Biondi; circa i secondi, il tempo sembra essersi fermato e quindi tornano i suoni famigliari di un tempo, nulla sembra essere cambiato: grandi colori, ritmo contagioso, performance vocali mostruose. Bella Sign on. Nostalgia pura.

Edward Sharpe and the Magnetic Zeros – Edward Sharpe and the Magnetic Zeros ***1/2 Il “Busca” gli ha riservato la copertina di settembre e il paginone centrale. Carù ne decanta le lodi con il suo solito fare un poco esagerato. Una serie di buone ragioni perché impiegassi un po’ di tempo nell’ascolto c’erano. Il disco è divertente ed originale: un misto tra Frank Zappa, Jesus Christ Superstar, gli Who di Tommy e Meat Loaf. Una musica quindi molto teatrale, anche psichedelica, con una serie di buone trovate e che alla fine suona fresca e originale. Forse quello che manca sono proprio un po’ le canzoni, non tutte all’altezza. Tra quelle riuscite senz’altro il brano posto all’apertura Better Days, Let’s Get High (molto vicina agli Sparks) e Remember to Remember (certo che un titolo più cretino era difficile…)

PLAY LIST : Il diavolo… probabilmente

Zucchero – Diavolo in me

Paolo Conte – Diavolo rosso

Asha Puthli – The Devil is Loose

The Rolling Stones – Sympathy for the Devil

Alison Moyet – The ole Devil called love

Elvis Presley – (You are the ) Devil in Disguise

Antony & the Johnsons – Shake the Devil

Mike Oldfield – Tubular Bells

Stereophonics – Devil

Diana Krall – Davil May Care

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