Tutta la gente di Trescore Balneario e dei paesi vicini mercoledì sera si è stretta intorno alla famiglia di Eleonora Cantamessa, la dottoressa morta nel tragico incidente di domenica sera a Chiuduno, quando è stata investita da un’auto guidata da un indiano dopo che si era fermata per soccorrere il fratello dell’investitore, coinvolto in una violenta rissa.
Alla veglia in suo ricordo hanno partecipato, a sorpresa, anche una cinquantina di componenti della comunità indiana bergamasca, che hanno voluto esprimere il proprio cordoglio, pregando per Eleonora. Prima dell’inizio della funzione religiosa, alcuni loro rappresentanti, su invito del sindaco di Trescore, Alberto Finazzi, hanno anche incontrato i genitori della dottoressa scomparsa, per porger loro le proprie condoglianze.
“Siamo qui per esprimere il nostro dolore per quanto successo – spiega uno di loro, Jaspal Singh– la dottoressa era un angelo e non si meritava la fine che ha fatto. Tutta la nostra comunità è molto rammaricata in questo momento”.
Durante la messa don Ettore Galbusera ha ricordato Eleonora: “Può sembrare che qualcuno abbia spento la luce della speranza. In realtà questa vicenda ci fa capire che non dobbiamo mai spegnerla dentro di noi. Ho incontrato i genitori di Eleonora e mi hanno detto che il loro desiderio sarebbe quello di ricevere una carezza dal Papa. Iniziamo noi a star loro vicini”.
Al termine della veglia Mariella, la madre di Eleonora, ha ringraziato i presenti: “Vi ringrazio per essere qua nonostante la pioggia. Spero che questo sacrificio possa servire come esempio per farci capire che dobbiamo accettare le diversità e imparare a vivere tutti insieme”.
Guarda il video con le parole del capo indiano e di Silvano, il padre di Eleonora:
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