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Regione lombardia

Inquinamento dell’aria Terzi: “Ridurre del 41% le polveri sottili”

"Il Pria, il piano regionale per gli interventi per la qualità dell'aria - afferma l'assessore regionale all'ambiente Claudia Terzi - prevede 91 misure, per un totale stimato di 2 miliardi di euro di investimenti. In particolare, 40 di queste misure riguardano i trasporti su strada e la mobilità, 37 concernono le fonti rinnovabili e altre 14 vertono sulle attività agricole e forestali".

"Il Pria, il Piano regionale per gli interventi per la qualità dell’Aria, è la prima risposta concreta alle direttive comunitarie sull’inquinamento dell’aria e contiene misure strutturali e non più emergenziali, perché occorre superare la logica emergenziale, in quanto non è possibile intervenire soltanto quando i picchi vengono superati, ma serve dotarsi di una serie di normative strutturali sulle emissioni e intervenire sui comportamenti dei cittadini e delle imprese, comportamenti che causano le emissioni che arrivano poi nell’atmosfera". Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi nel corso della conferenza stampa, a Palazzo Lombardia, di presentazione del Pria, approvato dalla Giunta regionale lombarda.

LOMBARDIA PRIMA IN ITALIA

"In Italia ancora non esiste un piano nazionale per l’inquinamento dell’aria e la Lombardia – ha sottolineato l’assessore Terzi – è la prima regione a dotarsi di un piano compatibile con le direttive europee.

LA SPECIFICITÀ DEL BACINO PADANO

"In Lombardia attualmente lo stato di qualità dell’aria è migliorato – ha detto l’assessore -, poiché ci eravamo già attivati, ma non arriviamo in ogni caso a quelli che sono i limiti di legge stabiliti". "Le fonti di inquinamento che maggiormente ci preoccupano – ha specificato ancora – sono, in particolare, le polveri sottili e gli ossidi di azoto. Il bacino padano ha delle peculiarità specifiche, essendo una pianura chiusa, da una parte, dalle Alpi e, dall’altra, dagli Appennini, e ha caratteristiche tali per cui l’inquinamento che arriva in pianura padana si ferma e ristagna qui, per via appunto delle nostre condizioni orografiche e meteo-climatiche. Questa è una nostra specificità, che deve essere riconosciuta dalla Commissione europea, del resto in Europa ci sono già altre 11 regioni che hanno queste nostre stesse specificità. E’ la ragione per cui, per questa area, serve uno sforzo maggiore rispetto ad altre aree europee, prive di queste specificità".

91 MISURE DA ADOTTARE CONTRO L’INQUINAMENTO

"Il Pria – ha sottolineato l’assessore Terzi – ha seguito un percorso rigoroso, che ha visto il coinvolgimento di circa 2000 interlocutori tra Enti locali, Istituzioni e soggetti del settore; si tratta dunque di un piano ampiamente discusso tra i soggetti coinvolti. Prevede 91 Misure, per un totale stimato di 2 miliardi di euro di investimenti. In particolare, 40 di queste Misure riguardano i trasporti su strada e la mobilità, 37 concernono le fonti rinnovabili e altre 14 Misure vertono sulle attività agricole e forestali".

GLI OBIETTIVI FISSATI PER IL 2020

"Con l’attuazione di queste 91 Misure – ha continuato l’assessore – vogliamo abbattere, entro il 2020, il 41 per cento delle polveri sottili, che sono quelle che più incidono, il 49 per cento di ossidi di azoto, il 20 per cento di composti organici volatili e il 16 per cento dell’ammoniaca. In particolare, le principali fonti di inquinamento della nostra aria sono derivanti dalla combustione della legna e dal traffico dei veicoli, soprattutto quelli diesel. Pertanto, per la combustione delle legna partirà una campagna di comunicazione, per spiegare ai cittadini come bruciare le biomasse, sarà una campagna per la diffusione di buone pratiche di utilizzo degli apparecchi domestici, perché non vogliamo evitare la combustione della legna ma solo regolarne l’uso".

"Per quanto concerne il traffico – ha concluso Terzi – entro il 2015 verranno estese le limitazioni già esistenti per la circolazione dei veicoli più inquinanti, che riguarderanno i 209 Comuni attuali già inclusi nella cosiddetta ‘area critica’, inoltre la Regione sta studiando degli incentivi, per favorire il rinnovo del parco auto da qui al 2016, come l’esenzione dal bollo auto per chi volontariamente passa da un’auto Euro3 a una Euro5 o Euro6".

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